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ritornava a casa, e che, piacendogli, aveva deliberato andar con quella a dar compimento al suo voto. Il duca, che più avanti non pensava, si contentò che andasse; e fattale buona provigione d’onorata compagnia e di danari, la lasciò andar a buon camino. Volle la duchessa che tra quelli che l’accompagnavano fosse il gentilissimo Appiano e Giulia. Facevano un bellissimo vedere le due eccellenti peregrine con sì onorevole compagnia d’uomini e di donne, tutti a piede e vestiti in abito da peregrino. Avevano bene con loro alcuni carriaggi che gli portavano dietro letti ed altre commodità. Andarono adunque per lor giornate, e passate le nevose Alpi e la Provenza, pervennero ai monti Pirenei. Per lo contado di Rossiglione travarcarono in Ispagna, tuttavia caminando a picciole giornate. Aveva la duchessa astretta la Mendozza con ciascuno che era in quella compagnia, che non palesassero a persona che ella fosse la duchessa di Savoia. Ora chi volesse raccontare tutti quei ragionamenti che la duchessa in quel viaggio fece con l’Appiano e con la Giulia, averebbe troppo che fare. Affermava ella che quel faticoso e lungo peregrinaggio punto non l’aggravava, anzi che d’ora in ora più si sentiva gagliarda, e che quanto più andavano innanzi più si sentiva infiammare e crescer il disio di veder il tanto desiderato e lodato don Giovanni. Egli si poteva ben di lei cantar il bel verso del nostro innamorato Petrarca:


Vivace amor, che negli affanni cresce.


Ora, quando furono vicini a la città dove per l’ordinario don Giovanni dimorava, disse la signora Isabella a la duchessa: – Signora mia, noi siamo vicine a due picciole giornate ad una de le città del signor mio fratello. Io con licenza vostra mi spignerò innanzi per far accomodar l’alloggiamento per voi e per la compagnia, e dirò, se vi pare, al signor mio fratello che una signora lombarda, che m’ha fatto in casa sua onore,' 'viene ad albergar meco, e non gli manifesterò altrimenti chi voi siete. – Così se n’andò innanzi, e non si puotè contenere che al fratello non dicesse come quella che veniva era sorella del re de l’Inghilterra e moglie del duca di Savoia; e gli narrò il ragionamento che ella le fece in carretta ed il voto di visitar san Giacomo, e che non voleva esser conosciuta. Don Giovanni essortò la sirocchia ad onorar quanto più si poteva la nobilissima peregrina, e come colui che era avveduto a scaltrito, cominciò a pensare che questo peregrinaggio fosse d’altra maniera che sua sirocchia non pensava; nondimeno nulla ne mostrò. Dato subito ordine la signora Isabella a quanto era di bisogno, se ne tornò a dietro ad incontrar la duchessa. Don Giovanni