Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
e lo fece portar in una casa vicina. Nel mezzo del pasto fece venire la nutrice col figliuolino in braccio, accompagnato da’ sonatori; e come arrivò in sala, prese la nutrice per mano e la menò tuttavia sorridendo al capo de la tavola principale. Spiacque questa cosa così ai parenti d’Antonio come a quelli di Pietro, e molto se ne turbò la sposa che, abbassando gli occhi, lasciò il mangiare e cominciò forte a piangere. Antonio medesimamente, imaginatosi quello essere il figliuolo di Maria, si turbò meravigliosamente e vorrebbe essere stato in ogni luogo fuor che là dove era. E mormorando ciascuno, Pietro si recò in braccio il suo figliuolino, e poi che teneramente due e tre volte l’ebbe' 'basciato, alzando la voce disse sì che da tutti fu inteso: – Signori e dame che sète venuti ad onorare le mie nozze, non vi meravigliate di ciò che io faccio con questo bambino, perciò che egli è veramente figliuolo di mia moglie e di me, e voglio che sia. E udite come: io, trovandomi fieramente innamorato di mia moglie, e pensando per la nemistà che tra noi era, che mio suocero non me l’averebbe data, usai qualche inganno per venire al mio intento. – E quivi narrò come il caso era stato, e volle che l’amico che l’aveva invitata rendesse testimonio al tutto. Il che colui, che era dei vestiti per servire, con ammirazione ed allegrezza di tutti fece. E così la festa si raddoppiò. E dopo Antonio fece rimetter il bando al fratello di Pietro, il quale si trova oggidì contentissimo di sua moglie, e viveno insieme in tranquillissima pace; ed esso Pietro è da Antonio tenuto ed amato come figliuolo, e dopo la morte di suo suocero erediterà quello che vale più di trenta mila ducati, con una casa sì ben fornita di tutti i mobili che ci bisognano, come qual altra che in Medimborgo sia.
Si partì questo agosto ultimamente passato dal contado d’Agen madama Gostanza Rangona e Fregosa, mia signora, per ischifare i perigliosi tumulti senza occasione veruna scioccamente nati da la feccia del volgo de la città di Bordeos, alora che ammazzarono monsignor di Monino, luogotenente del re cristianissimo.