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che tu sappia come io del mio latte ho lattato il giovine che ora è passato e che Gerardo si chiama, il quale è figliuolo di messer Paolo, che da l’altra banda del Canal grande ha il suo bello ed agiato palazzo, e dimorai in casa sua più di dui anni. Per questo io l’amo come figliuolo, e sempre sono stata domestica di casa sua e da tutti ben vista ed accarezzata. E perciò io non meno desidero il bene, onore ed util suo, che io mi faccia il mio proprio, sì come anco desidero ogni tua contentezza, e tanto per te e per lui sempre m’affaticherei quanto per persona che oggidì conosca. – E su questo ragionamento la balia in modo si distese, che a la fanciulla fece conoscer gli inganni che sotto quel gioco amoroso si nascondevano, e quante volte le semplici giovanette ed altre donne restano dagli uomini gabbate. Fecela anco capace quanto ciascuna donna di qualunque grado si sia, debbia stimar l’onore e quello con ogni diligentissima cura conservare. Ultimamente le disse, quando l’ebbe altre cose assai dimostrate, per venir a l’intento suo, se ella volesse con onesto modo terminar questo suo gioco amoroso, poi che gioco lo nomava, che le dava il core di far sì fattamente che ella diverrebbe sposa del suo Gerardo. La giovane, ancor che semplice e pura fosse, nondimeno, essendo di buona natura, comprese intieramente tutto ciò che la balia le disse, e, destatosi in lei l’amore che a Gerardo portava e preso vigore, rispose a la balia che era contenta prender quello per suo marito più tosto che qualunque altro gentiluomo che in Vinegia si fosse. Avuta questa buona risposta, la balia, presa l’oportunità, se ne andò a trovar l’innamorato giovine, il quale sperando e temendo se ne stava. Come egli vide la balia con lieto viso a lui veniva, preso buon augurio di certa speranza di conseguire l’intento suo, con gratissime e care accoglienze la raccolse dicendo: – Ben venga la dolcissima madre mia. E che buone nuove mi recate voi? – Buonissime, – rispose ella, – figliuol mio, se da te non mancherà. – E fattasi da capo, gli narrò tutti i parlari che con Elena aveva ragionati, conchiudendogli che ogni volta che per sua sposa la volesse, che la giovane era prestissima a prenderlo per marito. Egli, che ardentissimamente amava la fanciulla, si contentò molto volentieri di prenderla per sua legitima moglie, e tanto più di meglior animo quanto che seppe quella esser figliuola unica di messer Pietro. Ringraziò adunque quanto seppe il meglio la sua balia, e poi divisarono tutti dui insieme il modo e il giorno che insieme s’avevano con Elena a trovare per dar desiderato ed ottimo fine a le tanto desiderate nozze. Messo questo ordine tra loro, ritornò la balia a