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chi fosse la giovane del cui amore Gerardo sì fieramente era acceso, e teneva per fermo che una de le compagne d’Elena devesse essere, perciò che baldanzosette e piacevoli le conosceva. D’Elena, che semplice e pura sapeva essere, nulla si sarebbe imaginata già mai. Si confortò Gerardo pur assai e con le promesse de la balia tutto restò di speranza pieno. S’accordarono adunque a questo: che la prima festa che venisse, la balia starebbe con le giovanette a le finestre e terria l’occhio al penello, per accorgersi qual fosse l’innamorata di Gerardo, a ciò che a tempo e luogo in favor di lui, come dir si suole, potesse portar i polli. Deveva in cotal giorno Gerardo passar molte volte in gondola per lo canale. E perchè questo ordine fu posto il lunedì, ancora che egli si sentisse molto bene, nondimeno per conseglio di suo padre se n’andò ad un lor podere in Terraferma, lontano da Vinegia sei o sette miglia. Quivi dimorò diportandosi in varii piaceri sino al venerdì matino, e a Vinegia se ne tornò. Venuta la tanto aspettata domenica da lo amante e da la balia, le quattro sirocchie fecero intendere ad Elena che seco volevano trovarsi secondo l’usanza loro. Ella che già alquanto cominciava a scaldarsi de l’amor del giovine, e dopo lo svenimento di quello s’era sempre sentito non so che al core e gli aveva gran compassione portata, e si prendeva pur piacere in pensar di lui e volentieri veduto l’averebbe, con quel miglior modo che puotè si scusò, certe sue novellette allegando. E questo faceva a ciò che, come sperava, passando l’amante, non fosse impedita da persona di poterlo a sua comodità vedere. La balia, intendendo che le dette sorelle non si devevano trovar a diporto con Elena, si trovò molto di mala voglia, non sapendo in che modo poter sodisfar a Gerardo: ma veggendo che dopo desinare l’Elena non trovava luogo che le capisse, e che mille volte l’ora correva a le finestre, cominciò a dubitare che ella fosse innamorata d’alcun giovine: e per meglio chiarirsi del fatto, disse che voleva alquanto dormire. Il che non pure ad Elena piacque, per aver più largo campo di starsi a le finestre, ma amorevolmente a riposar l’essortò. Come ella vide la balia essersi ritirata in una camera, se n’andò tantosto in un’altra a cominciar il desiato suo amoroso gioco, al quale ebbe assai favorevole la fortuna, perciò che a pena s’era ella a la finestra posta, che Gerardo, che punto non dormiva, ma era al fatto suo vigilantissimo, cominciò per il canaletto lasciarsi vedere. La sagace balia, essendosi anco ella messa ad una finestra, come vide comparire in gondola il giovine, drizzò gli occhi a la finestra ove Elena era;