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a poco riaversi, e come puotè la lingua snodare così balbettando diceva: – Balia, balia. – Ella che quivi era gli rispondeva: – Figliuol mio, io son qui; che vuoi? – Il giovine che in sè ancora in tutto rivenuto non era, e ne la imaginazione aveva che dietro a la balia era corso e credeva forse esser nel medesimo termine, tuttavia la balia chiamava. Ma tornato in sè e veduto dove era, e che padre a madre e la sorella col marito, che stati erano chiamati, ed altri parenti ed amici il letto attorniavano, nè sapendo per qual cagione, come colui che non si ricordava del caso che gli era occorso, ebbe pure tanto di conoscimento che vide non esser quel luogo atto a parlar con la balia di quanto desiderava scoprirle. Per questo in altri parlari entrando, e dicendo che più alcuno male nè fastidio nol molestava, empì tutti i suoi d’incredibil piacere. E domandato dal padre e da’ medici che cosa fosse stata quella che di quel modo l’aveva afflitto e fuor di sè cavato, rispondeva nol sapere. Ora essendosi di camera partiti or l’uno or l’altro che dentro erano, a la fine rimaso con la sola balia e a lei pietosamente rivolto, dopo alcuni caldi sospiri, a quella di questa maniera disse: – Voi, madre mia dolcissima, dal fiero accidente avvenutomi avete di leggero potuto comprendere a che termine io mi ritrovi, chè in vero la vita mia in breve amaramente si finirà, se soccorso non ritrovo. Nè so io a qual banda mi debba volgere per aita se non a voi sola, ne le cui mani manifestamente conosco esser la morte e vita mia. Quella voi sète che, volendo, mi potete tal aita porgere quale a mantenermi vivo è bastante; ma negandomi voi il vostro soccorso, senza dubio la vita mi levate e micidiale di me diventarete. – A queste parole la pietosa ed amorevol balia, confortando l’afflitto Gerardo che buon animo facesse e attendesse a ricuperar le perdute forze, liberamente ogni sua opera gli promise: per quello che in tutto ciò per lei far si potesse, ella se gli offeriva di buon core prestissima, e che metteria ogni suo sforzo per aiutarlo, nè si troverebbe in servirlo stracca già mai. Il giovine udite queste larghe promesse, tutto si riconfortò, e a la balia di questo liberale e buon animo rese quelle grazie che si poterono le maggiori. Poi di nuovo tornato a pregarla e scongiurarla con quelle più efficaci parole che puotè, le narrò la strana natura del suo amore, non sapendo egli il nome de l’innamorata sua, se non che d’una de le cinque era le quali, il giorno de la festa, in casa di messer Pietro, ora sola a le finestre vedeva ed ora accompagnata. Ascoltò diligentemente la balia quanto il giovine le disse e, tacita, fra se stessa andava imaginandosi