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mandare, perciò che questo non faccio io perchè voi, lasciando le faccende che tutto il dì per le mani avete, ne la lezione di questa novella debbiate logorare le buon’ore, chè avendo io cotale intenzione sarei bene sciocco e degno d’agra riprensione; ma mosso mi sono, sapendo la natura umana non devere nè potere negoziare di continovo, e applicarsi a le contemplazioni de le scienze nobilissime, e star lungo tempo ne le speculazioni de le cose così naturali come celesti, senza talora pigliarsi alcuna remissione d’animo. Scevola, che appo romani fu iureconsulto eccellentissimo, dopoi che a le cose de la religione aveva messo fine ed ordinate le cerimonie e disputato de la ragion civile e giudicate quelle liti che ne le mani aveva, per rallegrare l’affaticata mente e rendersi più vivace e forte agli studii, s’essercitava nel giuoco de la palla, e spesso anco a tavole giocava, e con altri piacevoli e remissi giuochi passava quel poco di tempo che la vacazione de le cure gli concedeva, mostrandosi ne gli affari gravi ed importanti Scevola, e nei lassamenti de l’animo esser uomo. Che diremo di Socrate sapientissimo, al quale nessuna sorte di sapienzia fu oscura, e fu uno dei costumati uomini dei suoi tempi? Aveva egli spesse fiate preso in costume, quando a casa dopo le disputazioni de la filosofia ritornava, con i suoi piccioli figliuoli far di quei giuochi che la fanciullesca età usare è consueta. Scipione Affricano, uomo a’ suoi tempi senza parangone, di cui i preclarissimi fatti ne la milizia e la integrità de la vita i greci e latini in mille volumi hanno celebralo, punto non si sdegnava insieme con Lelio suo fidatissimo compagno sovra il lito di Caieta e de la città di Laurento diportarsi e andar cogliendo de le cocchiglie marine e de le picciole pietre tra la minuta arena. Ora se io vorrò ricercare e addurre altri essempi a questo proposito d’uomini in ogni azione prestantissimi, prima mi mancherà il tempo che gli essempi. Non è dunque disdicevole a qualunque sorte d’uomini rimetter talora l’animo da le cose gravi ed inchinarsi a’ piacevoli giuochi per ricrearsi a dare aita e forza a la mente, a ciò che poi più vivacemente possa sotto entrare al peso degli affari, chi più e chi meno di cura e sollecitudine pieni, secondo le occorrenze. Adunque voi, signor mio, quando da le gravissime occupazioni fastidito bramarete un poco di ricreazione prendere, questa mia novella per via di diporto potrete leggere. State sano e di me ricordevole. Feliciti nostro signor Iddio i vostri pensieri.