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bisognava, essendo buon tempo, navigarono verso Chiavari, ed a l’ora assegnata v’aggiunsero. Smontati in terra, andarono a la porta de la terra, e tre di loro, fattisi innanzi, chiamarono le guardie, da le quali fu loro aperto il portello. E in un tratto, calato il picciolo ponte, tutti gli altri vi saltarono su, e minacciando le guardie di morte se gridavano, quelle lasciarono sotto cura d’alcuni loro compagni, che anco guardassero il portello. Poi Cornelio, Simone e il resto subito se n’andarono di lungo a la casa del nemico loro, e con lor ingegni gittata la porta de la casa in terra, in quella entrarono, e trovata la camera, ove il misero Gian Battista tutto rotto e conquassato si giaceva, quello senza pietà ammazzarono ed a brano a brano in mille pezzi divisero. Poi senza esser offesi da nessuno, tutti a man salva di Chiavari uscirono, e secondo l’ordine del conte a le castella di quello, per tèma de la Signoria di Genova, si ritirarono. Cotal fine ebbe la trascurata e temeraria presunzione de l’infelice amante, che, senza accordo de la donna nè de la fante, volle la sua ventura tentare, e tal la ritrovò quale udito avete. E in effetto, chi fa il conto senza l’oste lo fa due volte.
Da che voi andaste in Monferrato a casa vostra, e che madama Fregosa nostra commune padrona andò a la corte del re cristianissimo, io sempre dimorato sono a la solita stanza di Bassens. Qui intesi questi dì come prete Antonio Bartolomeo, chiamato Cascabella, fu imprigionato al vescovado, perchè avendo, già cerca trenta anni sono, presa moglie, e da lei avuti figliuoli, si fece poi ordinar prete, e tuttavia stando con lei, teneva anco una concubina. Vive la moglie, vive il figliuolo legitimo, e vive la concubina con alcuni figliuoli generati dal Cascabella. Mi parve il caso molto strano, nè da me più ne la Chiesa occidentale udito. Ora il misero renderà conto dei casi suoi. Si ritrovarono qui alcuni dei nostri ufficiali, e, varie cose ragionandosi del Cascabella e di molti suoi vizi e maligna natura, messer Bernardo Casanuova disse una novelletta d’un altro prete, avvenuta non è lungo tempo. Onde avendola io scritta, ho