Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
miseramente di continovo lo consumavano. Talvolta nondimeno deliberava tra sè non andare ove ella fosse, più non le parlare e fuggir quanto più poteva di vederla.' 'Ma come poi la vedeva, subito le sopite fiamme si riaccendevano, e vie più che mai de le bellezze de la leggiadra donna invaghiva, e gli pareva pure che la morta speranza s’avvivasse. Ed alterando più e più fiate in lui di cotal maniera questo suo amore, e sempre andando di mal in peggio, avvenne che un giorno il marito de la donna per alcuni affari che gli sopravennero, salito suso una barca, se n’andò verso Genova. Il che intendendo Gian Battista, da se stesso consegliatosi, deliberò, avvenissene ciò che si volesse, di veder con inganno ottener quello che per altra via aver non gli era possibile. La deliberazione che si fece fu d’entrar di nascoso in casa de la donna e nascondersi sotto il letto di quella. Nè diede indugio al suo inconsiderato pensiero; ma sapendo come stava la casa, entrò in quella, e senza esser da persona veduto, si nascose sotto il letto ove sapeva che la donna dormiva. Venuta la sera e l’ora di corcarsi, madonna Claudia con la sua fante in compagnia entrò in camera e cominciò a dispogliarsi. Essendo ascesa sul letto e volendosi cavare di dosso la camiscia, o che fosse sua usanza di far veder se nessuno era in camera, o che pure alora le ne venisse voglia come presaga di quello che era, comandò a la fante che guardasse che persona in camera non fosse. La fante, veduto per la camera nessuno essere, s’inchinò a mirar sotto il letto e vedutovi uno appiattato, diede un grandissimo grido, e tutta tremante disse: – Oimè, madonna, oimè, che un uomo è sotto il vostro letto ascoso! – Ella che già spogliata la camiscia s’era, senza altrimenti vestirsela, se la viluppò dinanzi e, saltata fuori del letto, gridando, se ne corse giù ne la camera del mezzano, ne la quale messer Manfredi suo suocero dormiva, e quivi tutta spaventata e tremante si ricoverò. Il romore per la casa si levò grande, e stette ella buona pezza, ed altresì la sua fante, prima che potessero prender lena di parlare, tanto erano sbigottite. Lo sciagurato amante, che scioccamente s’era persuaso di poter senza disturbo giacersi con la donna, come sentì quella fuggire, tutto smarrito, aperta una finestra che guardava in un cortile, da quella che assai alta era saltò in terra e tutto miseramente si contorse e sciancò, e di maniera restò rotto e sciancato che muover non si poteva. Ma un vicino, corso al romore, lo fece portar via, chè altrimenti era ammazzato. Il caso la seguente matina si divolgò per tutto, e messer Manfredi subito per sue lettere e messo a posta ne avvisò il figliuolo