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costui per moglie una gentildonna de la contrada, giovane molto bella ed avvenevole e a cui piaceva troppo lo star in compagnia e scherzar con tutti, perchè, essendo scaltrita e parlando bene, e molto ricca di propositi, le pareva trionfare ogni volta che ella veniva a parlamento con chi si fosse, e lo proverbiava e motteggiava. Era poi facetissima, e se talora se le lava da alcuno la baia, ella punto non la rifiutava, ma sforzavasi con qualche bel motto rintuzzar l’acutezza de la proposta, e se non le veniva fatto, se la legava, come si dice, al dito ed aspettava il tempo di vendicarsene piacevolmente. Insomma ella volentieri dava il giambo e lo voleva. Il marito a cui punto non piacevano i modi de la moglie, parendo a lui che ciascuno che parlava seco ne fosse innamorato e chi la mirava volesse rubarla, divenne sì fieramente di lei geloso che giorno e notte mai non riposava, e di continovo l’era a lato, nè senza lui permetteva che quella facesse un passo od a chiesa o dove andar volesse. La donna conoscendo la gelosia del marito e giudicando che da altro non nasceva se non da una dapocaggine che in lui era, perchè nei servigi de le donne nulla valeva ed una volta ogni dui mesi a pena le rendeva il debito matrimoniale, deliberò di pagarlo di quella moneta che egli meritava. E perchè è la costuma del paese che tra gli uomini e le donne s’usa grandissima domestichezza, come anco vedete far in queste bande, era il geloso da ciascuno biasimato e fu anco da molti agramente ripreso. In casa poi ogni dì con grandissimo romore erano a le mani, ed altro che gridar non si sentiva, perchè il marito non averebbe voluto che ella fosse andata fuori, ed ella a mal grado di lui andava ove più le piaceva, e ragionava e scherzava con tutti, seguitandola perciò sempre il marito. Tutta la famiglia teneva con la donna, perciò che il viver del padrone dispiaceva a tutti, che non solamente con la moglie ma con il resto de la casa era fuor di modo fastidioso. Ora la donna, deliberatasi di non stare in sì noiosa vita senza qualche trastullo, mise gli occhi a dosso ad un giovine nobile de la contrada, che in Francia «cadetti» si chiamano, perchè restando i primogeniti signori, gli altri che «cadetti» sono nomati hanno certa parte del patrimonio, chi più a chi meno secondo le varie consuetudini e leggi de le provincie. Era il detto giovine molto costumato e vertuoso, ed oltra le buone lettere si dilettava mirabilmente de la musica, cantava bene la sua parte e sovra d’ogni strumento. Questi mirabilmente a la moglie del geloso piacque, la quale in breve con cenni, atti e parole gli fece conoscere che volentieri seco si sarebbe domesticata.