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che aveva un poco di gavocciolo, come generalmente tutte le donne de la contrada hanno, ed era stata maritata quell’anno in Nicolino da Solza, cominciò più destramente che poteva a guardarla sott’occhio, e quando l’incontrava dirle qualche paroletta di scherzo, e a poco a poco tentar d’aprirsi la via e potersele liberamente scoprire, perciò ch’ella più d’ogn’altra gli era piacciuta, parendogli terreno da la sua vanga. La Bertolina che aveva anzi che no un pochetto de la scempia, cominciò con il prete a domesticarsi, parendole che le fosse di gran favore che egli così scherzevolmente la proverbiasse, il che veggendo il sere, s’avvisò d’andar più avanti con qualche motto. Ma ella che oltra l’esser semplicetta teneva assai de la grossolana, non intendeva gli arguti e coperti motti del messere, di modo che egli stava molto in dubio se deveva apertamente dirle il suo bisogno o no. In questo scorseno qualche dì fin che venne la quadragesima, non si sapendo il buon prete risolvere a tacere o dire. Venuta la quadragesima, egli ai suoi popolani fece un grandissimo romor in capo: che non tardassero fin a la settimana santa a confessarsi ma cominciassero a buon’ora. E ciò che pensato aveva gli venne fatto, perchè la Bertolina sul principio de la quadragesima si venne a confessare. Il buon domine, secondo che deveva attender ad udir la confessione di lei e far l’ufficio di santo sacerdote, poi che ella gli ebbe detti i suoi peccati, cominciò ad entrar' 'sul suo amore ed apertamente a domandarle ciò che tanto gli amanti mostrano desiderare. La giovane, la quale non era perciò la più accorta del mondo, mostrandosi alquanto ritrosetta, gli diceva: – Oimè, messere, voi mi devereste garrire se io attendessi a queste pratiche, e voi volete peccar con esso meco? Io intendo che gli è troppo gran male, e che le femine che son amorose dei frati e preti, quando sono poi a l’altro mondo, diventano cavalle del diavolo. – Tu sei una pazzerella, – disse il buon prete; – coteste sono favole che sogliono narrar le vecchie sul fuocolare e non sanno punto ciò che si dicano. Pensi tu ch’io non sia così uomo di carne e d’ossa come tuo marito? Io ho tutto ciò che tuo marito ha, eccetto che mi mancano alquanti capelli sul capo. Non metter mente a le ciance altrui. Fa pur quello che io ti dico, chè faremo le cose nostre sì celatamente che non si risaperà già mai ed averemo il meglior tempo del mondo. – Insomma egli seppe sì ben cicalare che ella gli promise dopo pasqua far tutto ciò che a lui piacesse. Mentre che durò la quadragesima, egli ogni festa faceva ne la messa una predichetta, e due e tre volte la settimana andava spargendo l’acqua benedetta per le case, per le stalle