Pagina:Bandello - Novelle. 2, 1853.djvu/333

mio, sète voi venuto meco in paradiso? – Mai sì, bestiaccia che tu sei, – rispose egli, ed aperta l’arca, le fece veder il paradiso ove dimorava. E veggendola divenuta mugnaia, ancor che irato fosse, non puotè contenersi che non ridesse. Tuttavia molto agramente la ripigliò e le disse molte ingiurie, chiamandola porca ed imbriaca, e che ogni modo un dì le romperebbe le braccia ed il capo. Ella tutta infarinata uscendo de l’arca, non si cambiò punto del suo vivere, ma attese a mangiar di sotto e di sopra e bere altresì più che mai, parendole impossibile il viver altrimenti. E così intendo che oggidì fa, perciò che il lupo cangia il pelo ma non muta natura. Il bestionaccio del bresciano se ne va in qua ed in la per l’Italia e pensa che la moglie debbia vivere, non le lasciando il modo, se la misera non se lo guadagna con le cose sue.


Il Bandello al molto illustre e valoroso signore il signor Livio Liviano capitano di cavalli leggeri


Ancora che noi siamo qui in Chierasco e di giorno in giorno aspettiamo l’essercito de l’imperadore, numeroso di fanti italiani, tedeschi e spagnuoli che minacciano volerne mandar tutti sotterra, non si vede perciò un minimo segno di paura in questi nostri soldati, anzi mi pare che con una allegrezza inestimabile aspettino questo assedio, come se due o tre paghe oltra il debito lor soldo aver dovessero. Io sento da ogni canto che tutti s’apparecchiano a dar a’ nemici sì fatto conto del lor valore e far tal prova, che io non posso se non credere che noi resteremo con l’onore de l’impresa, tanto più che il signor mio, il signor Cesare Fregoso, ben che sia gravissimamente d’acutissima febre infermo, non lascia cosa a fare che possa esser a nostro profitto e a danno dei nemici. La venuta poi vostra a chiudervi qui dentro volontariamente, essendo in viaggio per andar a la corte del re cristianissimo, mi dà buono augurio e mi fa sperare di bene in meglio. E così voglia il nostro signor Iddio che succeda. Ora essendo, tre dì sono, andato al bastione che è a la porta di San Francesco, ritrovai quivi molti buon compagni che discorrevano, ragionando insieme la varietà de la natura