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Ma dove egli si credeva il Zagaglia disonorare, se stesso ha meravigliosamente disonorato, perciò che ovunque la morte del Zagaglia sarà narrata, tutto ’l mondo come merita lo loderà, ed insiememente sarà astretto la crudeltà di Francesco Monsignor biasimare, e crudelissimo e barbaro nominarlo. E di già nel campo cesareo tutti i grandi e i piccioli abborriscono questo fatto, ed in privato e publico dicono che è stata cosa indegna d’un signore e che non starebbe mai bene ad alcuno a farla. Il medesimo diceste voi questi dì, signor mio, essendo a la presenza vostra molti capitani e soldati, e di più aggiungeste che se nessuno dei vostri usasse una sì fatta crudeltà, che voi accerbissimamente ne lo castigareste. Era quivi Ferrando da Otranto, il quale aveva praticato lungo tempo a Constantinopoli e sapeva cose assai de le pratiche dei turchi. Egli veggendo che si parlava di crudeltà e da quella di Carraglio si passava a dir de l’altre usate in altri luoghi da diverse persone, narrò di Maometto imperador de’ turchi molti atti crudelissimamente da lui usati contra i fratelli, nipoti ed altri, i quali fecero senza fine meravigliare chiunque gli udì. Voi alora, signor mio, mi diceste che io quanto Ferrando narrato aveva devessi scrivere; il che avendo fatto, a voi lo dono. Ed ancor che il dono sia picciolo, voi risguardarete non a quello, ma a l’animo mio, sapendo quanto io vi son servidore e quanto desidero rendermi grato di tanti beni da voi ricevuti. State sano.
La morte del capitan Zagaglia è stata di sorte che ne la sua fine ha dimostrato quello che egli sempre fu mentre visse, cioè fedele, animoso e forte. Deve certamente, signori miei, a tutto questo felicissimo essercito doler la morte sua, avendo perduto uno de’ valorosi uomini che avessimo. Tuttavia, considerando che egli onoratamente ha compìto il corso de la sua vita, non è da dolersene. Ora la crudeltà usata dai nemici nel suo morto corpo m’ha fatto sovvenir di molte crudeltà che, essendo io in Grecia, sentii più volte narrar a molti turchi; e non vi rincrescendo d’ascoltarmi, vi farò sentir cose che vi parranno incredibili, e pur sono vere. Maometto, di questo nome secondo imperador de’ turchi, fu figliuolo d’Amorato secondo, ed