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Il marito trovata la moglie in adulterio fa che impicca l’adultero e quella fa sempre in quella camera restare ove l’amante era impiccato.


Avete veduto, valoroso signore, esser quasi general costume di tutti i gentiluomini nostri di Piemonte lasciar le città e le grosse terre ed abitar a le lor castella di che il paese è molto pieno, perciò che pochi gentiluomini vi si trovano che non abbiano o in campagna o per questi fruttiferi colli e ne l’amenissime ed abbondanti valli che molte ci sono, qualche castello. E se voi, signor mio, fossi venuto in questo paese prima che la guerra si facesse, avereste veduto tanta nobiltà e tanti bei luoghi e tanta fertilità ed abbondanza e delicatezza del vivere, che forse forse in tutta Italia non è contrada che sormonti questa parte. Taccio la domestichezza del conversar insieme e le tante cortesie che in tutti i luoghi di Piemonte ai forestieri s’usavano, che certo era cosa mirabile a vedere. Ora la guerra ha guasto il tutto, e tutte le belle e buone consuetudini si son poste da canto. Si spera perciò che tra il gran re cristianissimo e monsignor il duca di Savoia debbia succeder buona pace, il che seguendo, potrebbe anco tornar il nostro paese com’era prima. Ora per dir quanto di narrarvi ho promesso, dico che nel tempo che madama Margarita d’Austria figliuola di Massimigliano Cesare venne in Savoia a marito, fu in una parte di Piemonte un nobile e valoroso gentiluomo il cui nome mi taccio, il quale castella e vassalli aveva sotto di sè, e la più parte del tempo dimorava in corte, perciò che egli era uomo di gran conseglio e vedere, e il duca faceva non picciola stima di lui. Egli aveva preso per moglie una gentildonna del paese, la quale ben che non fosse la più bella del mondo, era nondimeno assai appariscente e poteva fra l’altre stare. E in quello che mancava di bellezza ella suppliva con la vivacità d’ingegno, con bei costumi, con leggiadri modi, con accoglienze gratissime, con la prontezza de le parole e con mille altre belle maniere. Era poi avvista e scaltrita pur assai e quella che vestiva meglio che donna di Piemonte, non tanto in portar ricche vestimenta di che era copiosa e ben fornita, quanto che sapeva troppo ben accomodar ogni abbigliamento ancor che di panno vile fosse stato. Il marito che era uomo grave e da bene, sommamente l’amava e teneva cara. Aveva già avuti dui figliuoli da lei che erano assai grandicelli. Egli era pur vicino ai sessantatrè