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Petrone che pareva una fantasma. Non sapeva Nardella con cui s’avesse il naso guasto e meno lo sapevano gli altri. E guardandosi l’un l’altro con meraviglia, disse Cocco a la moglie: – Domicilla, che cosa è questa? – La donna con viso brusco e turbato gli rispose che egli lo deveva sapere che sì forte aveva gridato, e che a lei parrebbe che si devesse andar a posare. Il simile diceva Nardella dicendo che si moriva di sonno. Alora Cocco se n’andò a la camera sua tutto pieno di confusione ne l’animo. Nè meno era in sè dubiosa Domicilla, la quale fuor di cucina si fermò per sentire ciò che insieme ragionavano Petrone e Nardella i quali erano ne la cucina. Il fante le dimandò che vuol dire che aveva il naso rotto, ed ella gli rispose che uscendo di camera aveva cozzato con uno e che esser non poteva altri che lui. – Io, – disse Petrone, – esser non puotei, perchè tu mi lasciasti in camera quando Cocco gridò sì forte. – In camera? – rispose ella, – in qual camera ti ho lasciato? – Oh, vedi un poco, – soggiunse Petrone, – che farnetica costei. Non t’ho io questa notte nel letto di madonna sempre tenuta in braccio e fatto quella faccenda tante volte? va e vedi come sta il letto. Tu m’hai dette le tali e tal parole, ed io t’ho detto che ancora spero averti per moglie se tu vorrai. – Tanti altri contrasegni le diede Petrone che Nardella che si credeva esser giaciuta con Cocco, chiaramente conobbe il fante esser stato quello che il pelliccione sì ben l’aveva scosso, e non sapeva imaginarsi come il fatto fosse seguìto. Da l’altra parte Domicilla che il ragionamento del fante e de la Nardella tutto aveva udito, e compreso che ella s’era col marito e non col fante trastullata, andò in camera e si mise in letto appresso a Cocco tutta piena di varii pensieri. Cocco come fu a letto, perchè era stracco de la fatica durata, subito cominciò a dormire e sornacchiare. Essendo anco Petrone e Nardella andati a le camere loro ed il tutto in casa tranquillo e quieto, sola Domicilla combattuta da una grandissima schiera di pensieri non trovava luogo di riposo. Comprendeva ella e teneva per fermo che colui che il buffettone dato le aveva non era stato Cocco, ma Petrone che il marito per simil effetto aveva in letto appo lei fatto entrare, come ella in luogo suo volle che Nardella si corcasse. Teneva anco per certo che come ella era venuta fuor di camera per sottoporsi al famiglio, che altresì Cocco se n’era partito per giacersi con Nardella, e che senza dubio egli fu quello con il quale ella era amorosamente giaciuta. Per questo si trovava molto dubia ed incerta come governar si devesse col marito per farlo parer un bestione ed ella fosse riputata