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Pazzia estrema è voler una cosa non difficile ma impossibile render facile a fare. Tu sei pur chiaro che ella nè te nè le cose tue cura. Forse ha ella alcuno amante a lei tanto grato e caro che per l’imperadore non l’abbandonarebbe. Tu sei giovane, forse il più bello che in questa nostra città si truovi; tu sei, siami lecito sugli occhi dirti il vero, cortese, vertuoso, amabile e, che assai la gioventù adorna, di buone lettere ornato; poi unico al padre tuo figliuolo ti ritrovi, le cui grandi ricchezze a tutti sono notissime. E forse che egli verso te tien le mani strette o ti grida se tu spendi e doni come ti pare? Egli t’è un fattore che per te s’affatica e ti lascia far ciò che tu vuoi. Omai destati e riconosci l’errore ove tutto il dì vivi; leva dagli occhi tuoi il velo che gli acceca e non ti lascia veder il camino che dèi caminare; deliberati por l’animo tuo altrove e di te far padrona donna che lo vaglia. Ti muova giusto sdegno, che molto più può nei regni de l’amore che non può esso amore. Si cominciano a far de le feste e de le maschere per la terra: va a tutte le feste, e se per sorte vi vedrai quella che tanto tempo indarno hai servito, non guardar lei, ma mira ne lo specchio de l’amor che portato l’hai, e senza dubio troverai compenso a tanto male quanto soffri, perchè giusto e ragionevol sdegno in te di tal maniera s’accenderà che affrenerà questo tuo poco regolato appetito e ti metterà in libertà. – Con molte altre ragioni ch’ora non dico essortò il fedel compagno il suo Romeo a distorsi da la mal cominciata impresa. Romeo ascoltò pazientemente quanto detto gli fu e si deliberò il savio conseglio metter in opra. Il perchè cominciò andar su le feste, e dove vedeva la ritrosa donna, mai non volgeva la vista, ma andava mirando e considerando l’altre per scieglier quella che più gli fosse a grado, come se fosse andato ad un mercato per comprar cavalli o panni. Avvenne in quei dì, come s’è detto, che Romeo mascherato andò su la festa del Capeletto, e ben che fossero poco amici, pur non s’offendevano. Quivi stato Romeo buona pezza con la maschera sul viso, quella si cavò ed in un canto se n’andò a sedere ove agiatamente vedeva quanti in sala erano, la quale allumata da molti torchi era chiara come se fosse stato di giorno. Ciascuno guardava Romeo e massimamente le donne, e tutti si meravigliavano ch’egli sì liberamente in quella casa dimorasse. Tuttavia perchè Romeo oltra che era bellissimo era anco giovinetto molto costumato e gentile, era generalmente da tutti amato. I suoi nemici poi non gli ponevano così la mente come forse averebbero fatto s’egli fosse stato di maggior etate. Quivi