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avendola io scritta, ho voluto ch’al numero de l’altre mie novelle si veggia sotto il vostro nome, in testimonio de l’amicizia che non solamente con voi ho avuta, ma anco con molti altri de l’onorata famiglia Saula, e spezialmente con quella benedetta anima di vostro fratello, sempre con prefazione d’onore da deversi nomar, monsignor Filippo Saulo vescovo brugnatense e referendario apostolico, le cui singolari vertù e rarissime doti, e ne l’una e l’altra legge eminente dottrina, non meritavano che sul fiorir de la sua gioventù morisse. State sano.

Ligurina rubata al sacco di Genova dopo lungo tempo è da’ suoi conosciuta e messa in un monistero.


L’aver voi molte cose dette che a la venuta di Carlo quinto imperadore a la città nostra di Genova furono fatte, per onorarlo come a tanta sua altezza si conveniva, m’ha a la memoria ridutto un accidente che alora occorse. Ed a ciò che voi meglio intendiate il successo del tutto, vi dico che nel tempo che Ottaviano Fregoso collegato con francesi governava il dominio di Genova, gli Adorni, accordatosi col duca di Milano, avendo in lor aita Prospero Colonna capitan generale in Italia cesareo, andarono col campo imperiale a Genova, e per forza entrati dentro la città, quella espugnarono e tutta senza pietà dirubarono. E tra altre cose fu rubata una figliuola molto bella, d’età di nove o dieci anni, nobile dei primi di Genova, e fu per mare condotta in Spagna, ove crescendo in beltà e grazia, essendo in età di quattordici anni piacque molto a un figliuolo del duca d’Alva. Tenne adunque modo il giovane d’aver la rapita fanciulla, che per ora Ligurina nomeremo, e quella ferventemente amando con lei si dava amorosamente buon tempo. Avvenne indi a poco tempo che Carlo imperadore passò per mare' 'di Spagna in Italia e con lui vennero molti signori di quelle contrade, tra i quali era questo figliuolo del duca d’Alva che insieme con la sua Ligurina montato in nave prese porto a Genova. Ella a cui di mente la patria e i suoi parenti non erano usciti già mai e tutto il dì desiderava tornar a casa, veggendosi ritornata nel suo luogo nativo, tenne modo e via col figliuolo del duca, di cui il nome, essendomi di mente uscito, chiameremo Alfonso, il quale dai forreri si fece dar alloggiamento ne la piazza dei Marruffi per scontro a la casa di messer Stefano Fiesco. Avuto l’alloggiamento secondo che Ligurina