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innamorato e quasi mai da lei non partendo, se ne viveva molto allegramente e a la casa non lasciava mancar cosa alcuna. Da l’altra banda Cassandra da ogn’altra pratica distolta, attendeva al suo frate facendogli ogni dì più carezze. Ma la fortuna che di raro può sofferire di lasciar una persona in prosperità, recò nuovo impedimento al piacer de l’amante. Aveva veduto un giovine gentiluomo veneziano un dì Cassandra che era a la finestra, e giudicando quella essere bellissima, fece domandare chi ella fosse, e del tutto certificato, si propose far ogni cosa per acquistar la grazia de la giovane. Onde mandò a chiamar il padre di Cassandra e dettogli di molte buone parole e promessogli di fargli aver certo ufficio che gli darebbe fin che vivesse da vivere, il pregò affettuosissimamente che volesse fare che egli potesse giacersi con la figliuola, e che le provederia assai più largamente che non faceva il frate. Parlò anco con la madre, e tanto disse e tante proferte fece che ella promise far ogni cosa a ciò che la figliuola lasciasse il frate. Devete sapere che in Vinegia i gentiluomini son senza fine rispettati, ed un popolare quantunque sia ricchissimo, a paro d’un gentiluomo non è da metter in conto alcuno, perciò che il corpo de la Signoria non si fa se non di gentiluomini, e tutti gli ufficii così di Terraferma come de l’isola si dànno ordinariamente a loro; i quali quando vanno fuori per pretori, capitani, camerlenghi, castellani, proveditori o per altro magistrato, conducono seco qualche povero compagno e se lo faranno far contestabile di qualche porta de la città, provigionato in castello e simili ufficetti. Il candiotto sperando d’aver in vita una di queste provigioni, cominciò, – ed altro tanto fece la madre, – a persuader a la figliuola che volesse con qualche bel modo distorsi da la pratica del frate, perciò che v’era un gentiluomo di Vinegia, giovine e molto ricco, che le voleva tutto il suo bene. Cassandra che gran desiderio aveva di cangiar pasto, rispose loro che farebbe tutto ciò che volessero. La fante che sentì questa pratica, per meglio a la giornata intender come il fatto anderebbe, mostrò anch’ella di dire che era ben fatto e che dal frate poco più si poteva sperare; di modo che da lei in conto alcuno non si guardavano. Ella il tutto al frate, che in quei dì era alquanto infermo, disse; il che egli intendendo, la ringraziò pur assai, ed empitele le mani di moneta, la pregò a star avvista e che non perderebbe le sue fatiche avvisandolo del tutto. Il male del frate, che non usciva di casa, fu cagione che il gentiluomo alcune notti si giacque con Cassandra, ed anco v’andò di giorno parecchie volte, ed altro da lei' 'non ricercava