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Fra Francesco veneziano ama una donna che in un altro s’innamora e vuol far ammazzar il frate, il quale ammazza il rivale e la donna lascia per morta.


Venne, non sono ancora dieci anni, a Vinegia un povero compagno candiotto, il quale di sua moglie aveva una bellissima figliuola senza più, che si chiamava Cassandra, la quale era di sedeci in dicesette anni, tanto avvenente ed accorta che dir più non si potrebbe. Il padre non la maritava per non aver il modo; e la madre di lei che era greca e fuggiva volentieri il disagio, cominciò ad ammaestrarla e prestarla a nolo a chi più danari le dava e con le fatiche di quella vivevano assai agiatamente. Ora avvenne che non essendo ancora compìto l’anno che il candiotto era in Vinegia, un frate di san Domenico conventuale che stava fuor de l’ordine, essendo maestro di grammatica dei nepoti del serenissimo prencipe il signor Andrea Griti duce di Vinegia, vide Cassandra, e parendogli la più bella giovane che mai veduta avesse, deliberò far ogni cosa' 'per averla in suo potere. Egli aveva grossa provigione dal duce ed anco onesta entrata del patrimonio, non avendo se non un nipote, figliuolo d’un suo fratello che già era morto; ed egli governava il tutto. Investigato adunque chi fosse il padre de la veduta fanciulla, seco e con la madre di lei lungamente parlò, e conoscendogli poveri promise loro di mantenergli di tutto quello che bisogna, mentre gli dessero la figliola ed avessero cura che gli altri non la potesse godere. Il padre e la madre che forse mille volte avevano venduta la figliuola e con quel guadagno s’erano mantenuti, pattuirono col frate tutto ciò ch’egli volle, e la notte seguente per pulcella gliela posero a lato. Ella seppe sì bene quella notte macinare, e tante carezze fece al nuovo amante, che egli sì fattamente se n’innamorò che senza quella viver non poteva; il perchè ordinariamente seco ogni notte si giaceva. Il padre e la madre che dal frate traevano gran profitto, essortavano la figliuola a fargli carezze e saperlo intertenere. Cassandra lo faceva volentieri, sì perchè il frate le scoteva gagliardamente il pelliccione ed altresì perchè oggi una cosa e dimane un’altra ne cavava. Egli la mise in ordine molto bene di vestimenti e le apparò una camera con spalliere assai belle ed altri ornamenti, e le trovò una fanticella che la serviva. Era il frate grande de la persona e di viso delicato, ed essendo senza fine de la giovane