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suoi bisogni. Il perchè Mangiavillano sentendo il romore in casa, non ebbe ardire di rubar il castrone così prestamente come voleva. Egli aspettava pur che la brigata andasse a letto. Ora crescendo il dolore de la gotta tuttavia, don Pietro disse al chierico: – Figliuolo, io mi ricordo che questi dì passati maestro Girolamo Arluno, (sai, quel medico che questa state mi guarì), mi mandò un’ampolla di certo olio di rane, che diceva esser molto buono a mitigar il dolore quando cresce. Io lo riposi ne l’armadio de la sagrestia e mai non m’è sovvenuto di recarlo in casa. Alluma una candela, e va e recamelo qui, che Dio ti benedica. – Era la casa del domine distante da la chiesa un buon tratto d’arco. Il perchè il chierico, presa la lanterna, allumò un moccolo di candela e s’inviò verso la chiesa. Fra questo mezzo rincrescendo a Malvicino il tanto aspettare, egli cominciò a romper de le noci e mangiarle. Il chierico giunto sovra il sagrato, come udì lo strepito del romper de le noci, così in un subito fuggendo se ne ritornò a dietro in casa e disse al prete con una voce tremante e in faccia tutto pallido: – Domine, oimè, che io son quasi morto, imperò che sovra il cimitero ho sentito i morti che fanno un gran romore. Io non anderei solo in chiesa, chi mi desse la badia di Chiaravalle. Vi so dire che ho avuta una de le belle paure del mondo e che mai avessi da che nacqui. – Oh, tu sei pazzo, – rispose il prete. – Fatti il segno de la santa croce e non ti dubitare. Tu devresti pur sapere che i morti son morti e non hanno sentimento nè vanno a torno. Va va, figliuol mio caro, e recami l’ampolla, a ciò che ungendomi cessi tanta doglia e possa un poco riposare. – Messere, – disse lo spaventato chierico, – voi non fate se non dir la vostra. Io non v’andarei per tutto l’oro del mondo. So ben io che ho sentito. Non avete voi udito dire che molte fiate i morti guastano le creature? E questi dì pur là ove fu morto Chiappino del Gatto da Monza fu visibilmente visto un uomo terribile, nero e' 'sozzo, e ci sono di molti che affermano che ora appare con la testa, ora senza, e che spesso urla com’un cane. Voi non fate se non dire. Io non ci vorrei incappare in questi spiriti e che mi facessero male. – Veggendo il prete che il chierico non era per andar a tor l’olio, si trovò molto di mala voglia, e sofferendo con poca pazienza il tormento de la gotta disse: – Se ti dà l’animo di portarmi, io verrò teco a veder queste meraviglie che tu dici. Ma guarda che non sia la guarnacciuola che ti faccia farneticare e veder le lucciole di novembre. Ieri in mia malora io mandai via Bettino ed il Cagnuola, i quali se ci fossero mi levarebbero di doglia, andando a pigliar l’ampolla de l’