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aver trionfato alora che alcuna credula e semplice donna ingannate, e tra voi ve ne ridete, e so bene io le canzoni che ne fate e come la va. Non so io ciò che pochi giorni sono ad una mia vicina avvenne, che da un soldato si lasciò irretire e poco mancò che non divenisse donna, io nol vo’ dire? – A queste parole la rigida donna che sino alora mutola era paruta, la lingua alteramente snodando disse: – Veramente, sorella mia, tu hai al presente detta la pura verità e toccati quei tasti che si deveno, e m’hai fatto un grandissimo piacere. Costoro altro non sanno dir già mai, e mille volte il giorno lo replicano, che viveno in fuoco, che ardeno, che abrusciano, che sono d’ardentissime fiamme cinti, e che consumano e si sfanno come cera al fuoco o come ghiaccio al sole. E su queste lor pappolate fanno una lunghissima intemerata e vorrebbero pure che da le donne si prestasse lor fede. Nè ti pensar che leggermente queste lor menzogne affermino o che per burla le dicano in atto di ridere. Eglino con santissimi giuramenti e gravissime imprecazioni si sforzano fare del bianco nero e del nero bianco. Ma io per me mai non ne vidi alcuno, e così porto ferma openione che nessuna già mai vedesse questi così accesi ed infiammati uomini, chè tali esser tenuti vogliono, ardere, gettar nè fiamme nè faville, e meno divenir carboni o cenere, se forse non sono di quelli che arsi dal divino, spaventevole e tremendo fuoco del barone messer sant’Antonio si veggiono miracolosamente fumando a poco a poco consumarsi. Cicalino pure, sospirino, dicano, piangano, si lamentino e facciano ciò che vogliano, che io non crederei loro col pegno in mano, perciò che sempre hanno un sacco pieno di frivole escusazioni. – L’amante udendo questo, arditamente e con lieto viso a la sua donna rivoltato disse: – Madonna, io son pure troppo chiaro che di me nulla vi cale, perchè al mio grandissimo incendio non vi piace aprir gli occhi; chè forse quando la minima scintilla de le mie ardentissime fiamme vi fosse nota, io sperarei trovar da voi se non mercede, pietade almeno e compassione, ove ora altro che crudeltà e strazio in voi non ritrovo. Io ardo per voi, io mi struggo e sensibilmente mi consumo; e il fuoco del vostro amore ove mi abbruscio è fatto sì penace, sì grande e tale che tutta l’acqua de l’Adige che sotto questo ponte corre nol potrebbe scemare non che ammorzare. – Provate, – rispose la fiera donna, – a saltar nel fiume e forse vi trovarete più freddo che ghiaccio. – Era circa la fine del mese d’ottobre che già hanno i freddi cominciato a pigliar forza, e alora perchè la tramontana soffiava, il freddo era