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perchè egli che l’ammirazion di quelli poteva di leggero indovinare, in questa maniera disse loro: – Signori ed amici miei, io credo che tutti voi forte di me devete meravigliarvi, veggendomi qui sano che dianzi credevate che io gravemente infermassi. Egli è vero che io sono stato molto male ed in periglio de la vita; ma oggi presi una salutifera medicina, che m’ha, come vedete, guarito. E perchè so che tutti del mio male prendevate dispiacere, hovvi voluto con la presenza mia rallegrare. Voglio altresì farvi veder quella salutifera medicina che m’ha sanato, con questo che io vo’ che tutti m’impegnate la fede vostra di non movervi per cosa che si faccia. – Con questo gli introdusse in camera. Parve a chi v’entrò d’entrar in un paradiso, tanto era bello il luogo, e tanto soave odor spargeva. La donna, che queste genti sentì, e forse a la voce alcun parente o suo domestico conobbe, tutta tremante stava, non sapendo ciò che Pompeio far volesse. Or poi ch’assai fu l’apparato da tutti a piena voce lodato, e ciascuno desiderava vedere chi in letto giacesse, disse Pompeio: – Dentro questo letto, signori miei, è la preciosa e salutifera medicina che oggi m’ha sanato, la quale io intendo farvi vedere, ma a parte a parte. – Così detto, avvertendo che il volto non si scoprisse, egli con l’aita d’un suo servidore levò soavemente via la coperta dal letto, di modo che la donna restò solamente coperta da un sottilissimo lenzuolo, che nessuna parte del delicato e morbido corpo pienamente nascondeva. Pompeio dopo, levato un poco di lenzuolo, scoperse dui piedi bianchissimi piccioli alquanto lunghetti, con le dita che parevano d’avorio schietto sottili e lunghe, e con l’unghie che di perla rassembravano. Nè guari stette ch’egli scoperse quasi tutte le coscie. Essendo la donna distesa, a l’aparir de le delicate gambe e coscie, sentirono i riguardanti svegliar tal che dormiva. Domandò loro Pompeio che gli pareva di cotal medicina. Eglino sommamente la commendarono, desiderando di saporirla. In questo egli, con una parte del lenzuolo, ascoso ciò che tra le coscie dimora, tutto il petto fin a la gola scoperse, il che a’ riguardanti fu di mirabilissima gioia a vedere, perciò che essendo quel corpo bellissimamente formato, era il petto oltra ogni credenza meravigliosamente bello. Miravano tutti con diletto incredibile il ben rilevato e candidissimo petto, con due poppe ritonde e sode che parevano formate d’alabastro, se non che, tremando ella, vi si vedeva un certo ondeggiamento, che mirabil gioia rendeva. Aspettavano tutti veder l’angelico viso, quando Pompeio in un tratto le scoperte membra ricoperse, e condusse i gentiluomini in sala, ove madonna