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passino di varii pensieri e grilli per il capo, o che non desideri ed appetisca molte fiate di quelle cose che ella a modo veruno non direbbe al marito ed anco mai non le farebbe? Chè pur troppo duro par loro doverle in confessione palesar al padre spirituale, di cui portano ferma credenza che a persona non le ridice. Le sante e caste monache, dentro a’ confini d’altissime mura dei sacri chiostri chiuse e perpetuamente relegate senza speme di quindi mai più uscire, tanto non si sanno, con le astinenze, vigilie, digiuni e continove ammonizioni loro da’ predicatori fatte e frequenti confessioni sacramentali guardare, che talvolta da disonesti e lascivi appetiti, da ambizione e altri pensieri impertinenti al grado loro, non siano assalite e fieramente combattute; e non gli facendo subito quella resistenza che si conviene, per ogni breve e dilettosa dimora che in tali cogitazioni facciano, si sentono colpevoli, più e meno, secondo che più e meno ci sono dimorate. Ora vorrà questo ser uomo che una giovane fresca, baldanzosa, avvezza ai piaceri e vivuta in libertà e ardentemente innamorata, e che tutto il dì parla d’amore, legge il Furioso, il Decamerone e le comedie volgari, non abbia assai pensieri meno che onesti ed in simili cogitazioni non prenda piacere e non si diletti e che poi non se ne confessi? Questi non sono mica pensieri da purgar con l’acqua santa. Vi so dire che egli deve quando si confessa passar assai leggermente i peccati suoi. Qual meraviglia adunque se talora fa de le cose che non stanno al cimento in conto alcuno? Io non voglio ora parlarvi de le sue mercadanzie che fa di grano e di vino di vender a tempo con quel maggior prezzo che può. Insomma io vi conchiudo che ai giorni miei io ho vedute e lette di molte sgarbatissime pazzie fatte da uomini maritati e non maritati per gelosia, i quali si persuadeno, come la gelosia gli ha ingombrati, esser Salomoni e che le azioni loro non possino esser morse da Momo; ma tante e sì segnalate e così fuor d’ogni ragione, chi vide, chi udì, chi lesse già mai? Certo, che io mi creda, nessuno. Molti per gelosia hanno svenate le mogli. Il confesso. Ma trovarete che da subito e temerario furor assaliti si averanno bruttate le mani nel sangue femminile, e poi pentiti dei lor errori non fanno che piangere e disperarsi. Gandino quante più pazzie adopra tanto più si prezza e, come si dice, a sangue freddo fa di queste mellonaggini che udite avete; nè è stato mai possibile che una volta, essendo tante fiate da la signora Clarice ripreso e da molti altri, abbia voluto confessare nè conoscer gli errori suoi, anzi da più se ne tiene, e dice apertamente che per governare una moglie