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risposta di Camilla, o per la fatica che intorno a lui aveva sofferta, o che altro se ne fosse cagione, ella s’infermò d’una grandissima febbre e fu costretta a mettersi nel letto. Il che intendendo la sua compagna Camilla venne a vederla. Livio sentendo la sua cara Camilla esser ne la camera de la sorella, che da la sua era da un sottile e semplice tavolato divisa, e i letti erano a capo per capo solamente separati dal tavolato di modo che ogni bassa parola agiatamente si sentiva, domandò a Cornelia chi fosse seco. Ella rispose che solamente ci era Camilla. Era medesimamente Livio solo. Il perchè fatto buon animo e preso più d’ardire del solito per il tavolato che era in mezzo, cominciò per sì fatta maniera con singhiozzi, lagrime e sospiri a narrarle sue amorose e mortali passioni a Camilla ed umilmente a supplicarla che di lui volesse aver pietà e non lo lasciar finir così miseramente la vita sul fiorir degli anni giovinili, che Camilla tutta s’intenerì e si sentì d’uno inusitato ardore infiammarsi da capo a’ piedi, e le pareva pure una fiera crudeltà a non aver compassione di Livio e dargli quell’aiuto che tanto amore meritava. Il perchè in questo modo gli rispose: – Livio, io non so se io m’inganno o che pur il fatto sia così. Io voglio crederti tutto quello che tu ora m’hai detto, ancor che voi altri giovini sogliate molto volentieri ingannar le semplici fanciulle, e il più de le volte, quando avete ottenuto l’intento vostro, con i compagni ve ne gloriate e fate che l’ingannate da voi diventano favola del volgo. Il che prima che a me avvenisse vorrei morire, perciò che come la donna ha perduto l’onore, ella ha pur perduto quanto di bene possa aver in questo mondo. Per questo conviene che noi facciamo le cose nostre saggiamente, e che se il tuo amore, come tu dici, verso me è sì grande, che tu mi domandi a mio padre per moglie, che mi rendo certa che non me ti negherà, e così averai l’intento tuo onoratamente. – Rimase Livio molto sodisfatto a queste parole ed infinitamente ringraziò la sua Camilla di quanto gli diceva, assicurandola che come fosse guarito tantosto al padre di lei la farebbe richiedere, commendandola sommamente de la sua onestà. Fatto questo, Livio attese a guarire, e sanato che fu, fece che alcuni suoi parenti a nome suo richiesero Camilla al padre di lei per moglie. Ser Rinieri, chè così aveva nome il padre di Camilla, conoscendo Livio, a cui già il padre era morto, esser ricco e di buon parentado e che non aveva se non una sorella da maritare, disse il partito piacerli, ma che non si poteva risolvere determinatamente fin che Claudio suo figliuolo, che a Roma era ito, non ritornava, e che oramai deveva