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avermi veduto, e andarvene, e lasciarmi finir qui quel poco di vita che mi avanza, e mai non palesar che io sia vivo, e così comandare a questi vostri che a nessuno mi manifestino. – Il signor Roderico piangendo così gli rispose: – Signor mio, io ringrazio Iddio d’avervi ritrovato, cosa che punto non pensava, perciò che vostra madre e tutti credevano che voi fossi morto. Ora disponetevi a ritornar meco a casa e rallegrar vostra madre, che tanto de la perdita vostra s’afflige, e consolarla insieme con gli amici vostri. – Assai furono le parole che si dissero, ma egli non voleva intender di tornar a casa, e menato in disparte il signor Roderico a quello tutta l’istoria del suo infortunio e de la sua deliberazione puntualmente narrò. Quando il buon signor Roderico intese questa cosa, quasi isvenne per pietà, e sovennendogli alora di colei che egli ardentissimamente amava e temendo a simil disaventura pervenire, restò quasi morto, e tanta compassione a don Diego ebbe quanta egli a se stesso averebbe avuta. Onde propose quindi non partir senza lui, e usata ogni persuasione che seppe, si sforzava indurlo a lasciar quella sì aspra e bestial vita. Ma tanto mai non puotè dire nè tanto mai seppe persuaderlo che egli volesse consentir di partirsi, perciò che diceva che senza la grazia di Ginevra la bionda quindi mai non partiria. Il signor Roderico poi che invano vide affaticarsi, il pregò che di questo almeno gli volesse compiacere, di prometterli d’aspettarlo, per duo mesi in quel luogo e cangiar vita, perchè gli dava l’animo di far che Ginevra la bionda seco si rappacificarebbe. A questo egli consentì. Onde il signor Roderico gli lasciò il suo letto che portava seco in viaggio, e volle che lasciati quei panni da romito egli si vestisse i suoi panni, che ancora erano ne la caverna. Ma don Diego disse non voler cangiar abito fin che non aveva la pace. Gli lasciò anco il signor Roderico dui servidori a cavallo con danari a bastanza, a fine che sempre un di loro procacciasse in qualche villa vicina da vivere e quanto era bisogno fin ch’egli tornasse. Poi con molte lagrime da don Diego partito, ritornò al suo viaggio, notando ben la via per sapervi tornare; e caminando pensava di continovo a la sventura de l’infelice suo amico, biasimando la fiera crudeltà de la giovane. Ora, poi che egli fu giunto a casa, ordinò ai suoi che nessuno facesse motto di don Diego e perchè era vicino e domestico in casa di Ginevra la bionda, cominciò a praticarvi più spesso che non soleva e con sommissima diligenza spiar tutta la vita di lei. Ed oggi una cosa e dimane un’altra intendendo, si accorse assai di leggero che ella d’un servidore allevato in casa molto si fidava. Il perchè