Pagina:Bandello - Novelle. 1, 1853.djvu/299

al molto cortese signore il signor Ermes Vesconte salute


Infinite volte s’è veduto, letto e udito che amore, quando è in petto giovenile acceso, se non è col freno de la ragione moderato, induce spesso l’uomo a mille disordini e bene spesso a morte. Ed ancor che tutto ’l dì accadino e si sappiano simili essempi, non resta perciò che la gioventù dietro ai sensi sviata, col fuggir la ragione, non segua quasi di continovo a volanti passi il cieco appetito. Tuttavia, perciò che non può se non giovar la frequente dimostrazione dei mali e scandali che fa questo fallacissimo e lusinghiero amore quando è mal regolato, ho voluto un notabile accidente, che non è molto in Ispagna è avvenuto, scrivere, il quale questi dì fu narrato dal signor Girolamo de la Penna perugino a la presenza del molto valoroso signore il signor Prospero Colonna, alora che dopo la rotta de la Bicocca egli era tornato a Milano. Ed in questa novella non solamente si vedrà ciò che io ve n’ho detto, ma ancora apparirà chiaro quante fiate le donne nei lor sospetti ed imaginarie openioni s’ingannino; le quali il più de le volte, come si ficcano una fantasia nel capo, sono ostinatissime e ritrose, e a patto nessuno depor non la vogliono, e ben che conoscano il lor manifesto errore, non cessano di perseverare ne le cattive impressioni; il che spesso è cagione di grandissime rovine. Ora, perciò che voi non eravate al principio de la narrazione di detta novella, ma veniste che già più di mezza era stata detta, m’avete, mercè de la cortesia ed umanità vostra, potendomi comandare, pregato che io ve ne volessi far copia per poterla leggere e poi ritornarmela. Eccovela adunque, signor mio, qual fu recitata, ch’io ve la dono tale, e vi supplico che non vi sdegnate ancor che il dono sia picciolo di accettarlo. Vi piacerà poi farla leggere al vostro da me riverito e da tutta Lombardia amato ed onorato, il signor Francesco vostro maggior fratello, a ciò che egli veggia che tutte le donne non sono d’un temperamento, ma sono come ha fatto la natura nei suoi parti, che sempre non gli fa tutti buoni. Nè perchè ci sia talora una