deva poter sempre esser a tempo, ecco che il caso fece che un gentiluomo degli Amidei tenne pratica con messer Buondelmonte di dargli una sua figliuola per moglie; e stringendosi la cosa ed il maneggio da l’una parte e da l’altra, la bisogna andò di modo che la fanciulla degli Amidei, convenutosi della dote, si maritò in messer Buondelmonte. Si divolgò questo matrimonio per esser tra persone nobili subito per la città, ed il padre della promessa fanciulla pensava a l’apparecchio de le nozze, acciocchè fossero della pompa e grandezza che a le parti si conveniva. Intendendo cotesto matrimonio la vedova de li Donati, veggendo il suo disegno non le esser riuscito, si trovò di malissima voglia, e in modo alcuno non si poteva rallegrare, pensando tuttavia se modo trovar si potesse che il parentado del Buondelmonte con l’Amidea non andasse innanzi. E poi che assai pensato e ripensato v’ebbe, non le occorrendo altra via, s’imaginò provare se con la bellezza della figliuola, che conosceva essere una de le più belle fanciulle di Firenze, poteva irretire messer Buondelmonte. Il perchè senza communicar questo suo nuovo pensamento a persona, ma da se stessa consigliatasi, vide non dopo molto che messer Buondelmonte veniva, senza compagnia di gentiluomini, solo da’ suoi servitori accompagnato, per la contrada ove ella aveva la casa; onde discesa a basso si fece da la figliuola seguitare, ed essendo in porta, nel passarle vicino il cavaliere, se li parò innanzi e con ridente viso gli disse: Messer Buondelmonte, io molto mi rallegro con voi di tutte le vostre contentezze e vosco mi congratulo che abbiate preso moglie, della quale nostro Signore Dio vi dia ogni allegrezza. Egli è ben perciò vero che io vi serbava questa mia unica figliuola che qui meco vedete; e questo dicendo tirò con mano la figliuola innanzi, e volle che il cavaliere a suo agio la vedesse. Il quale, veduta la rara beltà e i bei modi della giovane, fieramente tantosto di lei s’accese, e senza pensare a la fede già data agli Amidei e al contratto giuridicamente fatto, non considerando l’ingiuria che troppo alta faceva a rompere il parentado nè a li disordini che seguire gli ne potevano repudiando la già accettata sposa, vinto dal desiderio ed appetito che aveva di goder questa nuova bellezza, che di sangue e di ricchezza a l’altra non riputava in conto alcuno inferiore, in questo modo con parole interrotte a la vedova rispose: – Madonna, poi che voi dite avere fino a qui guardata questa vostra gentile e bella figliuola per me, io sarei via più che ingrato a rifiutarla, essendo ancora a tempo di poter fare ciò che a voi più sarà a grado.