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i marinari affaticati per voltar il legno a la volta del mare e non v’essendo rimedio, la nave percosse tra gli scogli vicini a Rapallo, e fu di sorte che tutte le persone si salvarono. In questo essendo tutti in terra, chi prese una via e chi un’altra, come in simili naufragi suol avvenire. Faustina, che Giulia in nave s’era fatta chiamare, per veder ciò che Marco Antonio farebbe, gli tenne dietro portando seco quelle poche cosette che in nave recate aveva. Marco Antonio in terra veggendosi e non si trovando un baiocco a dosso, non sapeva che farsi. Onde entrò in un fiero proponimento di voler morire. E così, per uscir di miseria, se n’andò verso un boschetto che era ivi sovra un colle vicino. Ove giunto che fu, non pensando esser da persona visto, pigliata la sua cinta e le cinte de le calze, fece un laccio e al collo se lo annodò, e salito sovra un arbore, attaccò il capo del laccio a un tronco e si lasciò cader giù. Ma il laccio, non potendo il peso reggere, si spezzò ed egli cadde in terra senza farsi male. Faustina, che sempre l’aveva seguitato e non lungi da lui s’era in una fratta appiattata, uscì del macchione e cominciò a dirgli una grandissima villania. Egli, veggendosi sovragiunto, a la donna si rivolse e disse: – Bella giovane, poi che qui sei arrivata, io ti priego che tu voglia farmi grazia d’accomodarmi d’uno dei tuoi veli a ciò ch’io possa impiccarmi, perciò ch’io non voglio più vivere. – Non era assai, pietosi signori, che Faustina vedesse il marito a tale stato ridotto, che più la morte, ancor che vituperosa, bramasse che la vita, e che sovra gli occhi con cento poltroni e furfanti gli aveva piantate le corna e di lui fatto quello strazio che le era parso? Ma ella, ancor non sazia di vendicarsi, deliberò vederlo dare de’ calci al vento. Onde, fra sè di gioia godendo: – Per la mia fè, romano, – disse, – io son contenta in questo punto, ancor che tu non lo meriti, aiutarti e prestarti un laccio da romperti il collo, a ciò che con così vituperosa morte come a le tue sceleratezze conviene, tu vada a casa di cento paia di diavoli. – E così detto, sciolse le sue cosette, e la fune con cui erano legate al marito diede. Egli, da Faustina aiutato, salì sovra una querce e la fune ad un tronco de la querce attaccò e fatto il laccio e quello al collo annodatosi, a terra si lasciò cadere dando un grave crollo. Il tronco, che pareva atto a sostener ogni gran peso, subito si ruppe ed insieme con Marco Antonio venne in terra. Alora la moglie, per più straziarlo, sorridendo gli disse: – Or pensa, sciagurato romano, se tu sei in odio a tutto il mondo, chè volendo te stesso impiccare, insino agli arbori disdegnano così vile ed abominevole