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del mondo? Ma il bello è che io non la conosco, e per essermi trovato solo in porta non le ho potuto mandar dietro nessuno dei servidori per ispiar dove se ne iva. E quasi credo che se io la rincontrassi che forse non la conoscerei. – Oh, – disse Gregorio, – pigliati pur buono in mano; perchè sei stato qualche giorno a Roma, pensi che ciascuna donna che ti vede sia di te innamorata. Altro ci vuol, fratellino. – E così parlando tra loro passavano il tempo. Ora madonna Lucrezia, portando ferma openione che colui che in porta salutato aveva fosse Bernardino, e forte dubitando che egli fosse seco in còlera, per meglio di questo chiarirsi fece l’usato segno ad una finestra, che far soleva quando Bernardino deveva andarsi a giacer con esso lei; ma ella era molto longe da mercato, perciò che Giacomo non pose fantasia a segno, e ancora che veduto l’avesse, che sapeva egli che farsi? Veggendo la donna che la notte il suo Bernardino non compariva, dolente oltra misura, non faceva se non piangere la sua sciagura, nè si poteva immaginare in che cosa il suo amante avesse offeso già mai. Onde senza dubio teneva per certo che egli, in Vinegia innamorato, più di lei non si curasse. Deliberossi adunque di chiarirsene in tutto e veder se possibil era di ridursi seco a parlamento e da lui intender la cagione di questo suo corruccio. Il perchè chiamata a sè la fante, sospirando e lagrimando le disse: – Io sono, Pasqua mia, in affanno grandissimo del dubio anzi pur certezza che ho, che di me a Bernardino non solamente più non caglia, ma che egli in grandissima còlera meco viva. Del che non so nè posso io imaginarmi cagion alcuna, salvo se non ha a male che io troppo l’ami. Egli è tornato da Vinegia, ed hollo due fiate salutato e mi pare che più non mi conosca. Ho messo a la finestra il solito tra noi convenuto segno, ma egli punto di venir non s’è curato. Il che quanta passione mi dia, Dio per me te lo dica. Vorrei mò che tu vedessi di trovarlo, e pregandolo caramente dirgli che sia contento farmi questa grazia, che io possa parlargli una volta, e che questa notte che viene io l’attenderò secondo il solito. Va, Pasqua mia cara, e fa come ho fede in te. – La fante promise di far il tutto diligentemente. E non dando indugio a la cosa, finse d’andar al monistero e ne l’andare vide Giacomo tutto solo in porta. Come ella il vide, si pensò che certissimamente egli fosse Bernardino, tanto era l’uno a l’altro simile, e passandogli avanti gli disse senza altrimenti chiamarlo per nome: – Madonna Lucrezia mia padrona vi prega con tutto il core che questa notte vogliate venir a parlarle, e che senza fallo vi aspetterà. – Giacomo,