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disonesto appetito del cameriero. Rimanetevi in pace. – Detto questo, ella uscì fuori e andava di lungo verso Oglio, e la sua picciola sorella dietro la seguiva piangendo, nè sapendo di che. Come Giulia arrivò al fiume, così col capo avanti nel profondo de l’Oglio si lanciò. Quivi al pianto de la sorella che gli stridi mandava sino al cielo, corsero molti, ma tardi, perciò che Giulia, che volontariamente dentro il fiume s’era gettata per annegarsi, in un tratto se stessa abbandonando vi s’affogò. Il signor vescovo e madama, udito il miserabil accidente, la fecero pescare. In questo il cameriero, chiamato a sè lo staffiero, se ne fuggì. Fu il corpo ritrovato, e divolgatasi la cagione per che s’era affogata, fu con universal pianto di tutte le donne ed anco degli uomini del paese con molte lagrime onorata. L’illustrissimo e reverendissimo signor vescovo la fece su la piazza, non si potendo in sacrato seppellire, in un deposito mettere che ancora v’è, deliberando seppellirla in un sepolcro di bronzo e quello far porre su quella colonna di marmo ch’in piazza ancor veder si puote. E in vero per mio giudicio, quale egli si sia, questa nostra Giulia non minor lode merita che meriti Lucrezia romana; e forse, se il tutto ben si considera, ella deve esser preposta a la romana. Solo si può la natura accusare, che a sì magnanimo e generoso spirito come Giulia ebbe, non diede nascimento più nobile. Ma assai nobile è tenuto chi è de la vertù amico e chi l’onore a tutte le cose del mondo prepone.


Il Bandello al magnifico messer Lancino Curzio filosofo e poeta


Non credo che di mente vi sia uscito il dilettevol contrasto che ai giorni passati così allegramente avemmo, essendo in casa del nostro vertuosissimo ed integerrimo, dal mondo riverito e da noi amato, il signor Giacomo Antiquario, protonotario apostolico, perciò che la materia era tale che di leggero non ve la sarete scordata. Noi questionammo onde avviene che tutto il dì si veggiono molte saggie donne, quando più sono tenute avvedute e prudenti, commetter grandissimi errori, per i quali in un tratto perdeno il buon nome che avevano. Si vede oggi,