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Vuole il nostro signor Pirro marchese di Gonzaga e signor di Gazuolo, che qui sovra la riva de l’Oglio vedete posto a la banda di verso il Po, il quale è stato per lunga successione dei signori gonzagheschi, che io, signor umanissimo e voi cortesi signori, narri il memorabil accidente de la morte d’una Giulia di questa terra, che non è molto avvenne. Poteva esso illustrissimo signore molto meglio di me il successo de la cosa dire. Vi sono anco molti altri che averebbero in questa materia sì bene come io sodisfatto e il tutto puntalmente narrato. Ma poi che egli mi comanda che io sia il narratore, io voglio e debbo ubidirlo. Ben mi rincresce ch’io non sia atto a commendare il generoso e virile spirito di Giulia come il singolar atto da lei fatto merita. Devete adunque sapere che, mentre il liberale e savio prencipe, l’illustrissimo e reverendissimo monsignor Lodovico Gonzaga, vescovo di Mantova, qui in Gazuolo abitava, che egli sempre vi tenne una corte onoratissima di molti e vertuosi gentiluomini, come colui che si dilettava de le vertù e molto largamente spendeva. In quei dì fu una giovane d’età di dicesette anni chiamata Giulia, figliuola d’un poverissimo uomo di questa terra, di nazione umilissima, che altro non aveva che con le braccia tutto il dì lavorando ed affaticandosi guadagnar il vivere per sè, per la moglie e due figliuole, senza più. La moglie anco, che era buona femina, s’affaticava in guadagnar qualche cosa filando ed altri simili servigi donneschi facendo. Questa Giulia era molto bella e di leggiadri costumi dotata, e molto più leggiadra che a sì basso sangue non conveniva. Ella ora con la madre ed ora con altre donne andava in campagna a zappare e far altri essercizii, secondo che bisognava. Sovviemmi che un giorno, essendo io con l’eccellentissima madama Antonia Bauzia madre di questi nostri illustrissimi signori, e andando a san Bartolomeo, che incontrammo la detta Giulia, la quale con un canestro in capo a casa se ne ritornava tutta sola. Madama, veggendo così bella figliuola che poteva avere circa quindeci anni, fatto fermar la carretta, le domandò di chi fosse figliuola. Ella riverentemente rispose e disse il nome del padre, e molto al proposito a le domande di madama sodisfece, che pareva che non in un tugurio e casa di paglia fosse nata e allevata,