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si fece sentire. Erano giá passate le quattro ore de la notte, il perché il padre e li fratelli de la moglie d’Angravalle grande- mente si meravigliarono che egli a quell’ora andasse a torno. Fecero adunque le porte aprire avendo allumati dui torchi, ed essendo i figliuoli in camera del padre giá venuti, attendevano che egli su .salisse, il quale giunto in camera tanto era affan- nato, si per la còlerá che lo rodeva come anco che in fretta aveva caminato, che a pena poteva favellare. Sendo egli poi domandato de la cagione del suo venir a loro cosi fuor di tempo e tanto travagliato, e che strano caso era occorso, egli in questo modo rispose loro : — Signor suocero e voi signori miei cognati, se la figliuola e sorella vostra che a voi giá piac- que per moglie darmi, non avesse da sua madre e dal sangue vostro tralignato, ma fosse si onestamente vivuta, come a voi, a me e al grado suo era in ogni modo condecente, io a que- st’ora a me straordinaria, come augello notturno non andarei a torno, e voi nei vostri letti, come si conviene, riposareste; ma perché ella, come rea femina e donna di mala sorte, non avendo riguardo a l’onor suo, che quanto la vita propria esser le deveva caro, e non curando del nostro, che altrettanto voleva il debito che netto e mondo da ogni macchia serbasse, voi di abominevol vituperio e me di sempiterna vergogna ha imbrattati, io astretto sono a cosi fatte ore venir a darvi fastidio e noia, a ciò che se vi piace meco vegnate e con gli occhi vostri possiate chiaramente vedere con chi vostra figliuola e sorella dentro il mio letto si prenda carnalmente piacere. Voi, signori miei, il vederete, e veg- gendolo mi rendo certo che non vi parrá grave che io quella vendetta ne prenda che tanta sceleraggine meritevolmente ri- chiede. Ché essendo io su le passate guerre da onorato cava- liero vivuto, troppo strano mi pare che una femina mi debbia vituperare. Si che voi l’intendete. — Queste parole amaramente trafissero l’animo del padre de la donna, e non meno punsero quelli dei fratelli di lei, che tutti sommamente quella amavano, e loro molto diffidi pareva di quella cotal errore a credere. Domandato Angravalle con chi Bindoccia si giacesse, egli disse loro che con Ni ceno giaceva. Onde, prima che volessero di