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assai bene e con lieta compagnia piú del consueto aveva in gran parte ricuperato il naturai suo colore e quasi a la bellezza e vivacitá restituito esser si vedeva. Or quando egli dal man- dato messo del suo amico intese le cose come erano seguite, stette buona pezza attonito e quasi fuor di sé. Poi pensando che egli fra un’ora vederebbe colei che tanto amava, senti un riscaldamento di sangue, un batter di core ed un sudor freddo per tutte le membra con mill’altri accidenti, di modo che luogo non trovava né sapeva che farsi. Fra questo mezzo avvicinan- dosi il signor Roderico a la caverna, s’accostò a Ginevra la bionda, a cui sempre celato s’era, e a quella, di continovo per la morte del suo innamorato e disgrazia ove si trovava lagrimante, disse: — Io so che forte vi meravigliarete, signora mia, di vedermi qui come mi vedete, e parrávi gravissimo che essendo io sempre stato di casa vostra amico né da voi avendo ingiuria ricevuta giá mai, abbia voi ne la via publica presa ed in luoghi solitari e selvaggi ridotta. Ma quando di ciò vi fia la cagione aperta, io non dubito punto che dando voi luogo a la ragione io non sia da voi lodato. E perché siamo presso al luogo ov’ io ho a condurvi, vi dico che non per rapirvi la vostra verginitá hovvi qui menata, ché sapete che per altra io ardo, ma per rendervi il vostro onore e la fama, che voi trascuratamente in tutto cercavate macchiare; per altri ho fatto quello che per me vorrei che in simil accidente si facesse. Il signor don Diego, per non tenervi piú a bada, il quale giá tanto amaste e che si fedelmente v’ha sempre amato ed ama, anzi che v’adora, e che per non soffrir l’ira dei vostri sdegni si era come disperato chiuso in una spelonca a vivere come selvaggio e fuor di speme d’esser mai piú al mondo, è colui al quale io v’accompagno e conduco. — E narratole come di Guascogna tornando l’aveva ne la deserta grotta trovato e tutto quello che seco tramato aveva, la pregò a rasciugar le lagrime, deporre gli sdegni dei quali ragion alcuna non ci era e ricever esso don Diego ne la sua solita grazia. Era stata la disperata giovane a questi parlari si stordita e fuor di sé che quasi non poteva formar parola, e de la morte del