Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1912, V.djvu/316

NOVELLA XXVIII 313 giaciuta con il marito, si levò assai a buona ora; e considerando ]a fatica che pensava quello avere durata, apprestò una collazione di ova fresche e di preziosi confetti ristorativi e migliore vino che in Lione si trovasse. Poi fece dimandare il marito e lo invitò a cibarsi e prendere rifrescamento per ristorar le forze. Come ser ¡sciocco vide tante cose insolite apparecchiate, forte si meravigliò e dubitò che ella avesse da Claudio inteso come era stato con la Catarina, e a la donna disse: — Moglie mia, che apparecchiamenti sono cotesti? che vogliono dire tante carezze che fore del tuo consueto mi fai? — Che vogliono dire? rispose la moglie. — Chi lo sa meglio di voi? devereste pure avere in la memoria la fatica insolita che questa notte durata avete. — In questo egli, mezzo in còlerà, disse: — E che diavolo di fatica ho io durata? Io non ho fatto nulla. — Onde volendo levare fora del capo a quella, se de la Catarina sospettava, cominciò sagramentare che, al corpo e al sangue, cosa che si fosse egli non avea fatta. — Oh — disse la donna, — io non sono già cosi trasognata, che si tosto mi sia uscito di mente ciò che questa notte meco faceste ! Ché dapoi che mio marito séte, non vi dimostraste mai si prode cavaliere, né la metà faceste mai di quello che la passata notte operaste. — Non è cosi gran cosa — rispose egli, — correre una o due poste. — Una o due poste? — soggiunse la donna. — A la croce di Dio, io so bene che passarono sette. — A questa risposta restò il marito mezzo fora di sé, e tutto a uno tratto, pieno di fellone animo contra Claudio, tenne per fermo che da quello, senza passare le Alpi, in una notte era stato cacciato sino a Corneto. Indi, senza pensarvi più su, vinto da l’ardente e furiosa còlerà, andò in bottega, e di prima giunta li diede a pugno chiuso una gran percossa su il volto. Dato poi di mano a uno bastone assai forte e grosso per misurare li panni, che si chiama « canna » o « alla », quello con spesse bastonate da orbo li ruppe con gran furia addosso. Né contento di averlo si stranamente senza pettine carminato, lo cacciò con male parole fora de la casa, spogliatolo in farsetto con l’aita di altri suoi famigli, né li volle dare mantello né le altre sue robe. Il giovane,