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304 PARTE QUARTA del Turchi, né sapendo leggere, e investigando di quello, non so come, nominò Giulio romagnuolo. E perché si diceva per tutto che il romagnuolo a vea assassinato il Deodati, vi fu uno borghese, dimestico del giudice criminale, il quale condusse il contadino a casa il giudice. Quivi il povero uomo, esaminato, diede la lettera al giudice che portava al Turchi. Letta il giudice la lettera e tornato di novo ad esaminare Simone, lo fece porre al tormento. Ma lo scelerato Turchi, secondo che era stato animoso a far morire Geronimo, piagnendo come uno sferzato fanciullo, il suo assassinamento, senza aspettar tortura, timidissimamente confessò. Fatto il giuridico processo e dal reo ratificato, fu data la deffinitiva sentenzia e fu il Turchi condannato a essere arso publicamente su la piazza d’Anversa a fuoco picciolo e lento. Intesa che ebbe lo sciagurato Turchi la crudelissima morte che deveva sofferire, stette buona pezza come di sé fora, e quasi come disperato, non si sapeva disporre a morire, e pur sapeva essere necessario che in brevi morisse. Li fu mandato per disporlo a confessarsi e pazientemente sofferire la meritata morte in parte di sodisfazione de li suoi peccati, per la vertù de la passione del nostro Redentore; li fu, dico, mandato uno frate di santo Francesco, italiano, uomo di buonissimi costumi e molto eloquente. Egli, con l’aita del nostro signore Iddio, li predicò di modo e si ferventemente l’esortò che il povero Turchi si confessò generalmente con grandissima contrizione, e si dispose patire la morte con tutta quella pazienza che fosse possibile. Lo pregò il santo frate che quando saria arso e che egli dicesse: — Simone, ora è il tempo de la penitenzia, — che volesse rispondere: — Si, padre. — Promise il Turchi di farlo. Fu al determinato giorno inchiavato Simone su 1’¡stessa sedia ne la quale era Geronimo stato anciso e, posto su uno carro, fu per tutte le strade di Anversa condutto, e sempre era seco il buono frate, che l'andava confortando. Ma come si giunse a la piazza, fu deposta la sedia con Simone dentro inchiavato,, e da li ministri de la giustizia attorno li fu acceso il fuoco non molto grande. E cosi andavano aggiungendo de le legna secondo che bisognava, tuttavia perciò di modo che il