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PARTE QUARTA
dichiarano loro servitori, vi vanno ne le case liberamente tutto
il di, e ancora che ci siano il padre e la madre, non cessano
visitarle e corteggiarle e ancora starsi a parlar seco mattina
e sera. Le invitano anco bene spesso a disinari e cene e,
come qui si dice, a banchettare a diversi giardini, ove le fan¬
ciulle e giovanette, senza guardia di chi si sia, liberamente con
gli amanti loro vanno; e colà se ne stanno tutto il di in canti,
suoni, balli, mangiare e bere e in giuochi, con quella compagnia
che l’amante averà invitata. La sera l’amante prende la sua
signora e a casa di lei l’accompagna e la rende a la madre,
la quale amorevolemente ringrazia il giovane del favore e onore
che ha fatto a la figliuola. Egli, riverentemente baciata la fan¬
ciulla e la madre appresso, se ne va per li fatti suoi. Il ba¬
ciarsi colà in ogni luoco e tempo è lecito a ciascuno. Questa
vita fanno le fanciulle da marito. Ma come sono maritate, non
è più lecito loro a fare amore con persona, almeno apertamente.
Che ciò che poi le maritate facciano, io non ne sono stato molto
curioso a investigarlo, essendo cose che in segreto si fanno.
Ponno ora essere cerca quattordeci anni o quindeci, che in j
Anversa era per nobilita, oneste ricchezze e dimestica e genti¬
lissima prattica in grandissimo prezzo, e ancora è, ben che sia
di età matura e non maritata già mai, la signora Maria Vervè,
che è de le prime di Anversa. Ella per le sue bellezze e per
la grata e piacevole sua conversazione e altre buone qualitati, |
aveva più servitori e innamorati che qualunque altra fosse in I
Anversa, perciò che fiammenghi, tedeschi, francesi, inglesi, ita- J
liani, spagnuoli e giovani di ogni altra nazione, che in Anversa;
praticavano, tutti le facevano il servitore e ogni di la cor
giavano, onoravano e servivano; di modo che la sua casa pareva j
di uno governatore del luoco, cosi da ogni tempo era dagli
amanti frequentata. Filiberto prencipe di Orange, che fu gene-|
rale de l’imperadore in Italia e mori ne la ossidione de la città1
di Firenze, fu uno de li suoi amatori, di modo che per quale
tempo era generale openione che egli la devesse prender per ]
moglie. Era in que’ tempi in Anversa Simone Turchi Iucche
agente de li Buonvisi, mercanti famosi di Lucca. Prese egli 13