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2$2 PARTE QUARTA è si maligno, che la fa di modo sorda che conviene, a chi parla seco, gridare a più alta voce che sia possibile. Ella medesimamente, mentre questo suo umore le dura, non sa né pui parlare che non gridi. Pensa pure che il signore marchese non ha lasciato cosa a fare, e fatto venire li più solenni medici di lontani paesi, che si possano trovare, per darle alcuno compenso. Il signore da Carrara, prencipe di Padoa, padre di essa marchesa, anco egli vi si è affaticato assai e ha mandato medici eccellentissimi; ma il tutto è stato indarno, perché tutti li rimedi punto non giovano. Questa mattina ella mi ha rotta la testa parlando, e commandato che io ti faccia andare a corte, perché ad ogni modo ti vuole vedere e parlar teco. Si che dimane dopo pranso ti metterai a ordine, ché io vuo’ che tu vada a farle riverenza. Come tu sarai intrata in camera, le farai tre belle riverenze e con altissima voce inchinevolemente le dirai: — Bene stia madama la marchesana, mia soverana signora e padrona. — Ella subito ti risponderà, con alta voce gridati" che tu sia la ben venuta. Tu te le accosterai e le bacerai le mani] ed ella faratti dare da sedere. Fa’ che tu saggiamente le rispon-^ come so che farai. — La buona mogliera credette troppo bene questa cosi mastramente ordita favola. Era allora essa marchesa a Belfiore, palazzo che in quelli tempi si trovava fora de la città vicino al convento degli Angeli, che ora si vede ne la città nova, perché il duca Ercole, di questo nome primo, ampliando la città, lo fece restar dentro le nòve mura. Venuto il seguente giorno, come disinato si fu, monna Checca a l’ordine si mise, e tutta polita, con due sue donne e uno servitore, se ne andò verso Belfiore. Il Gonnella, trovato il marchese insieme con molti cortegiani che dal castello andavano a Belfiore, disse loro la beffa che ordita avea, e tutti gli invitò a vedere la comedia. Andò il marchese con la compagnia su una loggia del palazzo la quale avea uno gran fenestrone che rispondeva dentro la sala, dove la marchesa, per istare al fresco, si era ridutta conj tutte le sue donne. Vi erano anco alcuni cortegiani e gentiluo e chi parlava e chi giocava. Arrivò allora il marchese su la| loggia, cheto cheto, che monna Checca intrò in sala; la qu: