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NOVELLA XXV (XXVI) 273 e costumato giovane, cominciò assai sovente mettersi a le finestre, per vedere se il giovane per quella contrada passava già mai. Onde ella in questo ebbe la fortuna assai favorevole, perché il giovane non poteva per la via dritta andarsene al palagio del podestà, ove aveva una lite e' sovente vi andava, che non passasse dinanzi la casa di essa vedovella; del che ella, poi che se ne accorse, ne ebbe piacere grandissimo. 11 perché, assai spesso veggendolo andare e ritornare per quella strada, si accorse che se talora egli non era in compagnia di uno suo avvocato e uno procuratore, ne le cui mani era posta la sua lite, che mai di brigata con altri noi vedeva. Medesimamente, cavalcando per la città, sempre solo cavalcava. Cosi se ella in carretta a diporto per la terra andava, come è generale costume di tutte le gentildonne, sempre solo l’incontrava, ché seco non menava per l’ordinario se non uno paggio e dui o tre servitori, avendo nondimeno egli in casa numerosa famiglia. Quando il giovane incontrava la vedovella, o fosse in carretta o vero a piede, egli sempre con la berretta in mano e uno onesto chinar il .capo le faceva riverenza, come è lodevole costume ogni gentiluomo riverire e onorare le gentildonne. Ella medesimamente non a lui solo, ma a tutti quelli che se le inchinavano, con onestissimo abbassar di testa e, secondo li gradi de le persone, con basse riverenze, rendeva loro il debito onore; ma di tal maniera si governava, che nessuno si poteva accorgere che a uno più che a uno altro ella fosse affezionata. Amava ella non mediocremente il giovane; ma, come saggia e molto prudente, in veruno atto il suo amore non discopriva. Piacevale senza fine la beltà e modestia che il giovane ne l’andare e atti suoi dimostrava, e tanto più le aggradiva quanto che non pratticava quasi con nessuno. Ardendo dunque e languendo di questa maniera, e desiando fore di misura essere da lui amata, e non osando con lettere né ambasciate manifestargli il suo ferventissimo amore, e meno con guardi e atti farlo di quello accorto, perseverò alcuni giorni amando, ardendo e tacendo, non si sapendo risolvere come si devesse governare. A la fine, da Amore aiutata, pensò uno nuovo modo di godere il suo giovane, senza essere da lui conosciuta Mi Bandello, Novelle. iS