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NOVELLA XIX (XX) 239 di tutta Lamagna e in quello tempo non potesse portare le insegne o siano arme di Sassonia. E cosi rimasero, quelli che guerreggiato aveano, in tranquilla pace. L’imperadore, cui senza fine despiaceva il partire del prence Beraldo, ma per acquetar li tumulti germanici vedeva essere dr bisogno che si partisse, dopo molti ragionamenti: — Io — disse, — nipote mio carissimo, voglio che da ora innanzi la insegna tua sia uno scudo d’oro con una aquila negra dentro, che abbia il becco e le gambe rosse. Questa arma ti servirà d’insegna e ornamento in le imprese tue per te e la tua posterità. — Accettò con lieto core Beraldo il dono de l'imperadore, e da molti de li suoi vassalli ben accompagnato, dopo l’aver rese al zio le debite grazie, se ne parti, e con lui, al partir di Lamagna, molti soldati del paese, li quali di quello il gran valore ne la milizia sapevano, si congiunsero. Pervenne con li suoi commilitoni ne la Borgogna. che allora era reame, e vi regnava il re Bozzone, che molto volontieri e con allegro viso abbracciò il prencipe Beraldo, sperando col mezzo di quello ricuperare alcune sue castella, che certi uomini di malvagia e pessima vita gli aveano rubato, e non lassavano passare viandanti e mercatanti che essi non dispogliassero e sovente anco ammazzassero. Narrata adunque la cosa a Beraldo, quello pregò che volesse essere seco a ga- stigare que’ assassini; il che Beraldo gli promise di fare. Ove in breve tempo cosi valorosamente si diportò, che furono quelli ribaldi messi a filo di spada e le castella ricuperate. Ma se io rni vorrò mettere a contare tutte le imprese che Beraldo fece, il mio ragionamento saria troppo lungo. Bastivi dire che Beraldo e li suoi successori acquistarono la Savoia, il contato di Morienna, il marchesato di Susa, Turino col Piemonte e altri luoghi, e furono prima chiamati conti di Savoia, dapoi da l’imperatore furono criati duchi di Savoia. Fecero molto belle imprese in Oriente in favore de li regi di Gierusalem contra infedeli, e cose altre assai, degne di eterna memoria, che sparse per le istorie si trovano.