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23« PARTE QUARTA Questo intendendo, Beraldo supplicò l’imperadore che degnasse soccorrerlo. Il che Ottone con prestezza fece, esso Beraldo criando capitano generale de l’imperio, con uno espresso commandamento a tutti li soggetti e vassalli imperiali che a quello ubedissero come a la sua persona propria, e subito con danari e soldati lo inviò a la difesa de la patria. In quello mezzo avevano già li nemici col ferro, fuoco e sangue fatto gran danno, guastando quanto più potevano il paese. Passò con l’armata sua Beraldo a bandiere spiegate il Reno, disposto ovunque ritrovava li nemici combattergli. E caminando ebbe da una spia aviso come li nemici erano alloggiati molto disordinatamente cerca diece picciole miglia lontani da lui. Non credevano li nemici che cosi tosto il prence Beraldo devesse mettersi in punto, e meno sapevano che fosse loro tanto vicino; perciò alloggiavano a la sicura, con pochissimo ordine e senza téma alcuna. Giunse adunque Beraldo a le spalle de li nemici e cominciò valorosamente combatterli, di modo che, non avendo tempo di armarsi e ridursi in ordinanza, furono per la più parte rotti e morti. Corrado e Lodovico, li dui menori fratelli, amando meglio morire con Tarme in mano che vilmente fuggire, dopo Tessersi in mille maniere affaticati di mettere i loro soldati insieme, restarono amendui occisi. Intendendo il conte Rainero li suoi essere disfatti e li dui suoi figliuoli morti, di còlerà e di soverchio dolore tutto pieno, arrabbiava di modo che pareva forsennato né sapeva che si fare. A la fine, in sé ritornato, ricominciò la guerra più crudele che mai contra sassoni, avendo grande aita dei suoi parenti e amici. Durò questa guerra con gran danno de I’una e l'altra parte assai tempo; onde, andando le cose di male in peggio, alcuni prencipi e baroni vi si interposero per mettere pace tra li guerreggianti. Ottone imperatore assai vi si affaticò, ma non li puoté mai mettere accordio, non volendo il conte Rainero e li suoi aderenti che il prencipe Beraldo si comprendesse ne lo trattato de la pace. A la fine, dopo molti trattati, la pace si fece, con questi capitoli tra loro: che a patto nessuno il prencipe Beraldo si intendesse essere messo né compreso in la pace, anzi restasse per diece anni bandito