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NOVELLA XVIII (XIX) 231 Demetrio. Egli innanzi a tutti sovra l’intrata de la porta faceva prova da uno paladino, avendo di già di propria mano assai di quei turchi ancisi, e tuttavia, esortava i suoi cittadini a la difesa. E già fatto si avea quasi uno bastione di turchi da lui ammazzati per di ogni intorno. A la fine dal numeroso saetta- mento turchesco in mille parti del corpo ferito, avendo gran sangue perduto, in mezzo de li morti nemici, in terra si lasciò cadere e mori. Era non lunge da lui una sua figliuola, vergine di anni cerca diciotto in diecenove, de la persona assai ben disposta e più grande di quello che era la sua età, che Marulla si chiamava. Ella era molto bella, forte e animosa. Come Marulla vide il caro padre caduto in terra e morto, senza perder tempo né mettersi con feminili ululati a piagnere, prese la spada e la rotella del padre, ed esortando i suoi popolari che la de- vessero animosamente seguitare, come una furiosa leonessa e famelica quando ne l'Africa assale uno branco di vitelli, si cacciò tra turchi e quivi, a destra e a sinistra ferendo, con la morte di quei cani vendicò quella del padre. Né contenta di questo, da li suoi coccinesi seguitata, fece tanta e si forte impressione ne li nemici, che li pose in tale disordine che gli sforzò fuggire al mare e levarsi fora de l’isola. Quei che non furono presti a montare su le galere, tutti furono messi a filo di spada morti in terra, di modo che Cocchio e tutta l'isola di Lenno rimase libera da l'assedio. Soviemmi ora che Morsbecco, che era capo di que' turchi, uomo ¡sperimentato in varie imprese e ¡stimato molto prode e di gran core, essendo a Costantinopoli e narrando la cosa come era seguita, disse che quando vide Marulla cacciarsi tra' turchi, che li parve che in lui ogni forza e ardire li mancasse, e che, vinto da la paura, fu astretto a fuggire; cosa che non gli era in tanti pericoli de la battaglia, come si era trovato, avenuta già mai. Liberata adunque l'isola, come poi si intese, venne Antonio Loredano, che allora per veneziani era generale di mare, e sentendo la fortezza e valore de la vergine Marulla, ordinò che se gli appresentasse, accompagnata onestamente, innanzi a lui. Condotta che li fu la vergine greca, cominciò parlar con lei, e di liggiero conobbe essere in