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IL BANDELLO

al molto magnifico ed eccellente

de la ragione cesarea e pontificia dottore

e governatore di Cesena

messer ottonello pasini

salute


Passando per Ferrara, andai al palazzo chiamato il « Paradiso », per visitar il signor Enea Pio di Carpi e la cortese eroina la signora Margarita Pia sua sorella, che giá fu moglie del valoroso signore Antonio Maria Sanseverino. Trovai che alcuni gentiluomini erano con la signora Margarita; la quale, come ini vide, molto graziosamente, secondo il suo consueto, levatasi da sedere, mi raccolse, e mi disse che il signor Enea era in corte, ma che non poteva tardare a venire. Mi fece dare da sedere, e mentre che appartatamente di alcune cose di Milano ragionavamo, sovravenne il signor Enea, il quale subito mi abbracciò. E perché erano molti di che visti non si eravamo, egli mostrò vedermi molto volentieri, come colui che giá molti anni mi ha sempre amato. E mentre che insieme familiarmente ragionavamo, quegli altri gentiluomini dissero che in Ferrara erano dui, non volendoli nominare, de li buoni cittadini che avevano due molto belle moglieri, e tutti dui, non si accorgendo l’uno de l’altro, si mettevano in capo la vituperosa insegna de le corna. E di tale faccenda varie cose dicendo, il signor Enea, che le orecchie avea a ciò che coloro favoleggiavano, rivolto a quelli, disse: — Signori miei, cotesta non è cosa nuova e sovente fiate suole avenire. Onde a questo proposito mi piace dirvi una novella, che essendo a Padoa in casa