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e '36 PARTE QUARTA ci fossero nuvoletti assai, li suoi raggi spandeva, che in molti luoghi per le nubi penetravano. Il che fu cagione che il duca molto bene conobbe la nipote, e vide il tutto e anco intese le parole che ella disse; del che rimase a pieno sodisfatto, e riputò Carlo essere uno degli aventurosi gentiluomini di Borgogna. Carlo, essendo dimorato assai buona pezza con la sua donna, per non lasciar il duca tanto solo, deliberò partirsi; e prendendo congedo, disse a la dama che bisognava che si trovasse innanzi giorno a buona ora in camera del duca, che cosi gli aveva imposto. Voleva ella secondo il solito accompagnarlo sino a l'uscita del giardino, ma egli noi sofferse e la fece restare. Poi, venuto ove il duca era, se ne uscirono e andarono a montar a cavallo e se ne tornarono al castello di Argilli. Cavalcando, il duca di novo assicurò Carlo di tenere li felici di lui amori sempre segreti; e se prima l’amava, dapoi, per esserli propinquo parente, lo ebbe infinitamente più caro; di modo che in corte non gli era appo il duca il più favorito di Carlo. Questo veggendo, la sceleratissima e indiavolata duchessa si disperava e arrabbiava d’ira e di furore, né le pareva poter vivere se non vedeva Carlo di vita fore; e di lui sovente col duca mormorava. Egli, conoscendo chiaramente la malvagità di lei, a quella espressamente commandò che più non osasse di tal soggetto parlare in conto veruno, perché egli certificato si era de l’innocenzia di quello, e che chiaramente aveva toccato con mano che l’amica di Carlo era senza fine più bella e amabile di lei. Questa conchiusione fu la scure, fu la manare, che una profondissima piaga nel core de la malvagia duchessa e si mortale fece, che ella infermò di peggiore infermità che di febre continova. Il duca andò a visitarla per intendere che male era il suo. Ma li medici affermavano non ritrovare segno alcuno di male in lei, se non certa mala contentezza che le causava qualche appetito che aveva, noi potendo mandare ad effetto. Il duca, che sapeva la cagione, la confortò assai. Ma ogni rimedio era indarno, se ella non sapeva il nome de l’amica di Carlo. E per questo importunamente ella astringeva il duca a manifestare chi fosse quella dama si eccellente. Si parti il duca,