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NOVELLA LI V 73 ili continovo le spie a torno. Ora non dopo molto andò il par- megiano a visitar la sua nuova cugina, e v’era Angelo; dai quali fu caramente raccolto e quivi assai insieme ragionarono, di modo che lo scolare, praticando come parente con lei ed alcuna volta seco e col marito desinando e menandolo talora al suo albergo a mangiare, contrasse una grandissima domestichezza con loro, li per la commodità del parentado, disse a la donna la fizzione che fatta aveva d’esserle parente e tutto il suo amore le discoperse. La donna, o che amasse Lione o per qualche altro suo particolare, non si mostrò da prima pieghevole al parmegiario; tuttavia domesticamente insieme s’intertenevano, il che a Lione era cagione di star molto di mala voglia. Come già s’è detto, Angelo non contento de la moglie né d’una puttana, ne teneva sempre tre e quattro e la vita e la roba dietro a quelle consumava, e faceva a la moglie menar una amarissima vita. Avvenne un di che egli, per qualche altro accidente turbato, si sfogò a dosso a madonna Bianca e le diede molte pugna e calci; di che ella fieramente disdegnata, ritrovò una donna e l’informò a la meglio che ella puoté de la contrada e del nome de lo scolare parmegiano, e che andasse a trovarlo e gli facesse certa ambasciata come udirete. Quel nome di Berlinghiero, non essendo molto usitato, usci di mente a la buona messaggera, e si ricordò solamente del cugino e che era giovine assai grande e grossetto. Onde essendo ne la contrada, vide il padrone de la casa ove Lione albergava e, a quello avvicinatasi, gli domandò se conosceva un giovine grande e ben formato, cugino di madonna Bianca moglie di messer Angelo Romano. Il buon padrone de la casa, o che sapesse qualche cosa de l’amore di Lione o pur che gli paresse che la donna lo cercasse, perché era grande e grosso, le rispose che egli albergava in quella casa, e andò su e trovò che ancora il buon Lione era sul letto, al quale raccontò ciò che la donna andava ricercando. Egli in un attimo si levò e vesti e venne ove di sotto la vecchia l’aspettava, e salutandola le disse: — Siate la ben venuta, madre mia; che andate voi cercando? — Io cerco — disse ella — il cugino di madonna Bianca moglie d’Angelo Romano, del quale mi sono