l’auditorio aveva nome d’esser il più dotto e il più acuto che
ci fosse. Questi di rado abbandonava il dottore e, sempre a lato
a quello, proponeva dei dubbi che aveva o su le udite lezioni
o sovra alcun testo. II dottore, veggendolo ingegnoso ed acuto
e desideroso d'imparare, volentieri l’ascoltava e benignamente
gli rispondeva, dichiarandogli i proposti articoli ed essortandolo
a studiare, offerendosi da ogni tempo per udirlo ed insegnarli. Per questo andava spesso il giovine lombardo a trovar suo
maestro a casa e facevasi chiarire quei dubbi che a la giornata
gli occorrevano. Ma egli in questo mezzo entrò in un maggior
dubbio che non era quello dei testi raccolti da Giustiniano o
de le glose d’Accursio o di quanti mai ne mossero Baldo e
Bartolo. E questo avvenne perciò che, praticando assai sovente
in casa del dottore e veggendo la moglie di quello più e più
/volte, che molto gli piaceva, di si fatta maniera di lei s'innamorò,
che ordinariamente andava a casa del dottore più per
veder la moglie di quello che per imparar da lui. Nondimeno,
essendo bramoso di pascer la vista con le bellezze de la donna
amata, trovava ogni di nuovi dubi, per aver occasione d'andar
a trovare il dottore e veder quella che più cara aveva e più
amava che le pupille de gli occhi suoi. Piaceva molto al dottore
l'acutezza de l’ingegno e prontezza del suo discepolo, ed
aveva di lui openione che riuscir devesse uno dei buon dottori
che ne lo studio fossero, e quando di lui parlava nei circoli
degli scolari, meravigliosamente lo lodava. La donna, veggendo
quasi ogni di il giovine lombardo, avendolo più volte udito
commendare dal marito e parendole che amorosamente fosse
da lui, si com’era, vagheggiata, e bello e costumato giudicandolo,
perché Amore a nullo amato amar perdona, di lui s’innamorò
e cominciò con gli occhi colmi di pietà a rimirarlo.
Del che il giovine, che avveduto era e non teneva gli occhi ne
le calze, di leggero s’accorse e ne mostrò meravigliosa contentezza.
Onde cominciatosi con lei a domesticare, cortesemente
la salutava e con mille propositi piacevoli seco s’interteneva,
non avendo perciò ancora ardire di parlarle d’amore. Tuttavia
non si poteva talora contenere che alcuna paroletta amorosa