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472 PARTE TERZA nazioni ; onde gli ebrei con ingiuriose parole mordevano chi a la vecchiezza senza moglie perveniva e il popolo israelitico con i figliuoli non accresceva. Licurgo, che agli spartani diede la norma e le leggi del governo e viver publico e privato, comandò che chi al tempo nubile non prendeva moglie non potesse veder gli spettacoli e giuochi de la città, e che nel più algente freddo de l’invernata fosse ignudo astretto a circuire negli occhi del popolo la piazza publica. Era in Creta uno statuto, che ogn'anno si facesse la scelta dei giovini candiani i meglio disposti e i più belli, e che tutti si maritassero. I turi per editto publico volevano che la gioventù con doni ed onori s’inducesse a maritarsi. Che diremo del divino Platone? non ordinò egli ne la sua republica che chiunque, passati i trentacinque anni, non era maritato, fosse infame e privato d'ogni onore? Si maritò Socrate filosofo sapientissimo, ed Aristotile maestro di coloro che sanno, e Pittagora e molti altri savissimi uomini ebbero moglie. Appo i romani Furio Camillo e Postumo, essendo censori, a quelli che a la vecchiezza erano senza pigliar moglie pervenuti, o vero che avevano rifiutato le vedove lasciate dai mariti morti su la guerra, statuirono una gravissima pena. Ma che vo io raccontando costoro, se nostro signor Iddio ordinò il matrimonio, che è sacramento de la Chiesa, e fuor del matrimonio non lece a qualunque, uomo o donna che si sia, procrear figliuoli? Ora, se io volessi tutti i beni che dal matrimonio provengano discorrere e per lo contrario quanti noiosi fastidi in esso siano raccontare, essendo i beni pur assai e non in picciolo numero i mali, averei troppo che fare; di modo che, avendo ciascuna de le parti le sue ragioni e tuttavia disputandosi qual sia me- glior openione de le dui, mai la controversia non è stata decisa e la lite ancora sotto il giudice pende e, per mio giudicio, sempre resterà dubia. Il perché veggiamo tutto il giorno uomini e donne maritarsi, ed altresì molti e molte in perpetuo celibato dentro le mure dei sacri monasteri chiudersi. Onde, questionan- / dosi una volta pure di cotesta materia in una onorata compagnia e facendo ciascuno buone le sue ragioni, a la fine con assenso di tutti si conchiuse che, se pur l'uomo si vuol maritare,