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NOVELLA LII 441 Fu in quei di il marito di lei astretto a far un viaggio, di modo che stette più d’un anno fuor di casa. E se prima Pandora aveva libertà, che l’aveva grandissima, pensate che alora non mancava a se stessa di fare de la persona sua tutto quello che più le piaceva. Il perché il Partenopeo, aitando la sua fortuna, seppe tanto fare che de la donna divenne in poco di tempo possessore, la quale amava lui, per quello che i sembianti mostravano, molto focosamente. Ma io resto assai confusa degli amori di costei, la quale d’un solo ad un medesimo tempo mai non si trovò contenta. Che chi volesse dire che di ciascuno di loro ella fosse innamorata, credo io che largamente egli s'ingannarebbe, perciò che a me pare impossibile che in un tempo la donna possa dui amanti di perfetto amore amare. Io direi pure ch'ella nessuno veramente amasse, ma che quello che ella chiamava « amore » fosse uno sfrenato appetito, perciò che, non essendo d'uno, a scelta sua eletto, contenta, quanti ne vedeva, tanti ne bramava, e a tanti del corpo suo compiaceva quanti aveva bramati. Ché se ella il primo a cui de la sua verginità fece dono amato avesse, di lei credo io che tant’altri poi non averebbero avuta copia come ebbero. Ma da immoderata lussuria e da irragionevole appetito incitata, averebbe di continovo voluto appo sé uno, che altro mai fatto non avesse la notte e il giorno che sodisfarle, e tante volte cacciato il diavolo ne l’inferno quante le fosse stato a grado. Crederò bene che quello dei lavoratori l’era in più grazia che di più lena si mostrava. Il perché, provando ella che il Partenopeo era di buon nerbo, poche notti lasciava passare che seco non l’avesse. Avendo adunque egli questa amorosa pratica con Pandora, ella con parole e con fatti tanto ubidiente e pieghevole se gli rese e cosi soggetta, che se egli prima l’amava, molto più dapoi se gli raddoppiò l’amore. Era in quei di il paggio lontano, il quale, non molto dopo ritornato, rientrò anco in possesso dei beni di Pandora; ed usando queste loro pratiche troppo apertamente, il Partenopeo se n'avvide e n’entrò in tanta gelosia che egli stesso non sapeva che si fare. Deliberò più volte di far ammazzar il paggio e levarsi questa pena dagli occhi. Il che gli era facile, ma gli pareva poi troppo gran viltade ad imbrattarsi 442 PARTE TE