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42S PARTE TERZA cominciò ad amar iui. Essendo di pari voluntà, si maritarono insieme e fecero le lor povere e picciole nozze molto allegramente. Vivevano con gran pace insieme e col sudore e fatica de le mani loro si procacciavano il vivere, non avendo altro al mondo che una picciola casetta, che era de la donna. Ora, essendo il tempo de la segatura e tutti dui essendo condotti a mieter grano da un massaro in un campo vicino al mare, avendo sul mezzodi la giovane un grandissimo caldo, e per la durata fatica del continovo tagliare posta giù la picciola falce, se n’andò vicino al lito e sotto l’ombra d’un albero si pose a sedere. Quivi da la stracchezza e dal sonno vinta, godendo un soave venticello che le crespanti onde del mare leggermente moveva, s’addormentò. Né guari stette che sop- pragiunsero certi corsari da Tunisi, i quali, discesi in terra, videro la giovane dormire e, quella presa e chiusale la bocca ché non gridasse, in galera la portarono; e ritirati alquanto in mare, vi si fermarono, forse per vedere se altri prender potevano. Il marito, accorgendosi la moglie non esser con gli altri lavoratori, poi che l’ebbe assai chiamata e ricercata indarno, rivoltatosi al mare e la galera veduta, s’imaginò il fatto come stava, e tanto più che i corsari mostravano a quei di terra la donna, la quale pareva pure a Petriello — ché cosi aveva nome l’innamorato marito — che la moglie sua fosse. Il perché, senza indugio spogliatosi, in mare si gittò e cominciò, nótando, andare a la volta dei corsari, ove in poco d’ora da amore aiutato pervenne. I mori forte si meravigliarono di lui e gli domandarono chi egli si fosse e ciò che andava cercando. Egli, che valente notatore era, fermatosi su l’acqua e tuttavia a la moglie guardando, che in poppa piangeva, in questa guisa gli rispose: — Io sono un povero giovine, marito di quella donna che voi in questa ora avete in terra presa e che in poppa lagrimante dimora, la quale, poi che io conobbi, sempre ho amata più che la vita mia, ed amo ed amerò sempre fin che viverò. Onde, se alcuno di voi ha moglie, o se mai ha provato che cosa sia amore o sentito che tormento è vedersi privare de la donna amata, io vi prego caldissimamente, e il prego vaglia mille, che sia di