Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
420 PARTE TERZA Maria fatto riverenza e a Cristo basciati i piedi. — Quanto di questa prontezza ed arguto detto quei cortegiani ridessero, pensatelo voi, che solamente sentendo raccontar l’atto non potete contener le risa. — Ma udite, se vi piace, di questo Roderico un altro detto alquanto più mordace. Giocavano a la palla pic- ciola in castello i paggi del re, in una sala terrena, come erano sovente usi di fare. Roderico era sceso da alto a basso per uscir del castello, e ne l’uscir de la sala, riscontrò un merca- dante che serviva la corte, assai conosciuto da tutti, e voleva entrar in sala. AI mercadante, che era fiorentino, accostatosi, Roderico gli disse : — Perché so voi esser leal uomo nel mer- cadantare e che sapete la costuma del luogo, penso che a l’entrata del castello averete deposte l’arme. Ma volendo entrar in sala ove i ragazzi del re giocano, vi converrà fare ciò che l’ordine d’esso re ricerca e comanda, a ciò che qualche volta male non ve n’avvenisse. — Il mercadante fiorentino, che Gian Battista aveva nome, ancora che conoscesse Roderico e sapesse che sempre aveva qualche piacevolezza a le mani, gli domandò che comandamento era quello del re. Roderico alora con fermo viso gli disse: — Il re comanda che ciascuno, cosi come ha lasciato l'arme a la porta del castello, anco qui, quando i paggi ci sono, si lasci a l’uscio l’appetito di mangiar carne di capretto. — Restò tutto sbigottito il mercadante, sentendosi tanto mordacemente improverare e sul viso rinfacciare con oneste parole il suo disonestissimo vizio. Ed in vero Roderico non poteva più modestamente rimproverargli il suo peccato, e tanto più quanto che colui era per corte mostro a dito come molto vago d’imparar da l’api a far de la cera. — Un altro ancora di lui mordace motto dirovvi e poi farò fine. Era un cortegiano, il quale si sarebbe stimata gran vergogna se detto si fosse che egli donna alcuna avesse amata. Del contrario poi era più vago che l’orso del mèle. Questi, essendo di state, da mezzo di, spogliato, si corcò suso un lettuccio per dormire, e dormendo si dimenò di modo che dinanzi restò scoperto e mostrava esser ben fornito di masserizia di casa. Fu visto da alcuni cortegiani, e mentre ridendo Io rimiravano,