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NOVELLA XXXV 343 mia ioga e voi darete a me la cappa, e mi aspetterete fin che io torni, che sarà fra mezz'ora. Voi potrete in questo mezzo passeggiare per la chiesa, che è, come sapete, buia, ed aspettarmi. Comandate pure — disse il buon, uomo, — ché io sono paratissimo di maggior cosa servirvi che non è di accomodarvi di una cappa. — Smontarono adunque e insieme entrarono in San Nazaro, che è, come sapete, su il corso di Porta romana. Quivi inesser lo dottore si cavò la lunga toga del damasco e la diede al buon uomo, dal quale ebbe la spada e la cappa a la spa- gnuola. Come il dottore vide il suo amico togato, che menava più d’un palmo de la veste per terra, gli disse ridendo: — Voi potete sicuramente passeggiare per la chiesa fin che io torni, ché vi assicuro che non sarà persona che vi conosca. — Il dottore è uno dei grandi uomini di Milano e il marito de la donna è qualche cosetta minore di me: pensate ciò che devea parere con quella veste lunga. Cangiati adunque i panni, rimase ne la chiesa il marito; e il dottore, vestito a la corta, chiamò seco uno dei suoi servidori, comandando a l’altro che con la mula l’aspettasse. E messasi la via fra i piedi, a la moglie del lasciato in chiesa si condusse e le narrò come aveva mutate le vesti ; del che ella se ne rise assai. Andati poi in camera, cominciarono amorosamente a godersi e cacciar il diavolo ne l’inferno; e non s’accorgendo del passar de l’ore, perciò che il piacere faceva lor parer il tempo breve, stettero circa due ore insieme. Il marito de la donna, che era restato in chiesa togato, veggendo di gran lunga passar l’ora e il dottore non ritornare, deliberò partirsi e andar a casa, la quale non era molto lontana da la chiesa ove egli passeggiava. Il perché venuto fuor di chiesa, disse a colui che teneva la mula del dottore: — Tu dirai a tuo padrone quando egli tornerà, che io me ne vado a casa, ove l’attenderò che venga a pigliarsi la veste. — Poi montato su il suo cavallo, s’inviò verso casa, tuttavia temendo d’incontrare qualche persona che lo conoscesse in quell’abito. Stava per commissione de la donna la donzella consapevole de la cosa ad una finestra, la quale, come vide venire il messere, agli amanti lo disse; onde eglino, dando fine ai lor amorosi abbracciamenti, discesero a