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28o PARTE TERZA separati, ragionando, la donna quasi piangendo a Galeazzo disse: — Core del corpo mio, io non so già come mi viva quando voi non ci séte, e ogni picciolo indugio che voi state da me lontano mi pare longhissimo. Io vorrei continovamente avervi innanzi gli occhi e poter sempre star con voi ; e certo mi par pur troppo duro di star tanti giorni senza vedervi. Ma chi sa che voi a Padova non abbiate qualche donna che là vi intertenga e vi sia più cara che non sono io? — E questo dicendo piangeva e, mille volte amorosamente basciando Galeazzo, pareva che in braccio gli volesse morire. Egli, dolcemente stringendola, quella ribasciava e con parole amorevoli confortava, promettendole tuttavia di venire più spesso che possibile fosse a visitarla. Assicuravala anco su la fede sua che egli altra donna non amava che lei e che mai non la abbandoneria. — Come — diceva egli — potrei già mai io altra donna che voi amare? io, che tanto v’amo, che tanto vi sono obligato, che conosco che perfettamente voi m’amate e che tutta séte mia, v'abbandonerò? Questo non sarà già mai, e la mia perseveranza e la fedelissima mia servitù ve ne faranno di continovo certa. Ché se necessario fosse, io lasciarci tutte le mie faccende e, ponendo per voi me stesso in oblio, mi ritirerei a star mai sempre in Vinegia. Non dubitate di me, vita de la mia vita e lume degli occhi miei. — E queste cose dicendo, insieme amorosamente si trastullavano. Cadde poi ne l’animo a la donna l’avere il ritratto del suo amante per allegrar la vista quando egli presente non ci era, parendole che più facilmente ella dovesse la lontananza di quello sofferire; e a l’amante questo suo pensiero disse, il che mirabilmente gli piacque. Egli, che di se stesso uno ne aveva, le promise di mandarlo subito che a Padova giungesse, pregando anco lei che fosse contenta di lasciarsi ritrarre, a ciò che medesimamente egli, avendo il ritratto di lei, vedesse con gli occhi la forma di quella che chiusamente nel core portava e con gli occhi de l’intelletto sempre vedeva. — Datemi — rispose ella — un pittore di cui ci possiamo sicuramente fidare, ed io molto volentieri ritrarre in carta, in tela e in asse, come più vi piacerà, mi lascierò. — E cosi d’accordio rimasero. Come Galeazzo